venerdì, Ottobre 4, 2024
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Green Pass, da domani scattano le novità: necessario a scuola, in treno e in aereo

Da domani 1 settembre saranno in vigore le nuove norme legate al green pass.

Scatta infatti l’obbligo di esibire il qrcode per scuole, treni, aerei e bus a lunga percorrenza.

Il Viminale ha annunciato che alzerà il livello di attenzione e monitorerà anche gli scali aeroportuali per evitare che le proteste superino livelli di guardia.

Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, da mercoledì sarà necessario utilizzare il ‘pass’ per entrare negli istituti scolastici ma anche per viaggiare.

Il popolo del “no” è in fermento da giorni, pronto a manifestare. La minaccia è il blocco della circolazione ferroviaria. Via social in molti si stanno dando appuntamento: 54 le città in cui sono previste iniziative contro il passaporto vaccinale. Tra queste manco a dirlo anche Napoli.

Nelle chat, sui Facebook e Instagram sono stati pubblicati dei volantini siglati “Basta dittatura”. “Non ci fanno partire con il treno senza il passaporto schiavitù? Allora non partirà nessuno”, il messaggio minaccioso che corre sulla rete. I manifestanti si sono dati appuntamento alle 14:30 in molte stazioni per una iniziativa, che a loro dire, dovrebbe concludersi in serata in modo “pacifico”.

Diciamo no alle minacce di bloccare i treni domani, 1 settembre, nelle maggiori stazioni italiane“. 

Ad affermarlo unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, sottolineando che “auspichiamo un doveroso ripensamento da parte dei promotori della protesta” no green pass.  Sale in 5 regioni (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Sardegna, Sicilia) il tasso di occupazione delle terapie intensive dei pazienti Covid toccando il 13%  . Per quanto riguarda l’occupazione di posti letto in reparto, 4 regioni (Abruzzo, Calabria, Campania, Sicilia) segnano un aumento giornaliero. Appello al Ministero della Salute da parte di neonatologi, pediatri e ginecologi per accelerare la vaccinazione anti-Covid delle donne in gravidanza ed in allattamento e dei bambini di età superiore ai 12 anni: “Sono infatti possibili rischi gravi anche per queste categorie”, avvertono gli esperti. I vaccini a mRNA, sottolineano le associazioni di specialisti in una nota, sono “assolutamente sicuri sia per le donne in gravidanza, sia per le donne che allattano.

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