Gucci e Intesa Sanpaolo rinnovano la loro collaborazione a favore delle eccellenze italiane mettendo per la prima volta al centro la transizione della filiera produttiva verso pratiche sostenibili e inclusive. L’accordo annunciato oggi, unico in Italia, si pone l’obiettivo di supportare le aziende della filiera Gucci a intraprendere un percorso di miglioramento della propria sostenibilità sociale e ambientale attraverso l’attuazione di azioni e interventi concreti, coerenti con le direttrici del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR)1.
Si tratta del primo progetto di filiera sostenibile: le eccellenze della filiera Gucci potranno accedere a linee di finanziamento ad hoc introdotte da Intesa Sanpaolo, nella formula S-Loan e ispirate a indicatori ESG, con l’obiettivo di perseguire obiettivi cruciali quali, a titolo di esempio:
- Efficientamento e risparmio energetico (riduzione dei rifiuti o incremento del riciclo, riduzione del consumo d’acqua/scarichi, riduzione utilizzo sostanze chimiche pericolose, riduzione del packaging di plastica mono uso, recupero materie prime);
- Introduzione di progetti di mobilità/logistica “green”;
- Sviluppo di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile;
- Adeguamento dei modelli di business per favorire lo sviluppo dell’economia circolare; 1 In particolare, per quanto previsto nella missione 2 (“Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica”) e 5 (“Inclusione e Coesione”).
- Attivazione di iniziative volte a promuovere il tasso di occupazione femminile in azienda e supportare la crescita professionale attraverso la creazione di percorsi di formazione e acquisizione di nuove competenze;
- Definizione e implementazione di policy e strumenti di welfare volti a garantire la parità e ridurre il gap di genere (opportunità di crescita in azienda, parità salariale a parità di mansioni, politiche di gestione delle differenze di genere, politiche di conciliazione vita-lavoro, tutela della maternità);
- Adozione di un sistema trasparente di certificazione delle parità di genere e attivazione di iniziative volte a sviluppare e aumentare la consapevolezza in merito all’uguaglianza di genere.
Unendo le loro forze e rispettive competenze, che ne fanno due punti di riferimento nei rispettivi settori, Gucci e Intesa Sanpaolo intendono così avviare un modello innovativo di supporto alle eccellenze produttive del Made in Italy che, facendo parte della filiera di Gucci, potranno autonomamente beneficiare di un accesso al credito facilitato, a condizioni migliori, e avviare un proprio percorso di evoluzione industriale in accordo con i principi di rivoluzione verde e transizione ecologica sostenuti dal piano nazionale.
Gucci, carbon neutral dal 2018, ha introdotto e implementato da anni una strategia di sostenibilità ambientale e sociale volta a ridurre il proprio impatto ambientale, tutelare la natura e generare un cambiamento positivo per le persone e per il pianeta. L’azienda è inoltre impegnata in prima linea sul tema del women empowerment, attraverso la sua campagna CHIME FOR CHANGE e l’adesione a Forum internazionali di promozione della parità di genere (tea cui Women’s Forum G20 Italy e Generation Equality Forum). Nel 2019, ha inoltre supportato lo studio “Sostenere il ruolo delle donne nella catena di approvvigionamento del lusso in Italia”, promosso da Kering per comprendere lo status delle donne che lavorano nella filiera italiana del lusso e identificare le opportunità e definire le azioni per sostenere la parità di genere.
Marco Bizzarri, Presidente e CEO di Gucci ha commentato: “Siamo orgogliosi di inaugurare oggi con Intesa Sanpaolo il primo accordo di filiera per il settore della moda che consentirà all’ecosistema Gucci di fare un passo ulteriore verso la rivoluzione sostenibile del business. Si tratta di un passo importante, perché solo insieme – pubblico e privato, grandi aziende e PMI – possiamo raggiungere obiettivi critici per la società e per l’Italia, in linea con gli obiettivi auspicati dal Piano nazionale resistenza e resilienza. Si tratta di un progetto pionieristico: tutto quello che abbiamo sempre sperato di realizzare, come imprese, per favorire l’obiettivo di una società più giusta è adesso a portata di mano. La sostenibilità sociale e ambientale è un dovere: carbon neutrality, pari opportunità sono parte di un’unica infrastruttura, ragionando – come è necessario – in una logica di sistema-Paese”.
Carlo Messina Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo ha dichiarato: “L’accordo firmato oggi con una grande impresa di eccellenza come Gucci, rappresenta un nuovo rapporto tra banca impresa e filiera di riferimento, basato sulla sostenibilità, che lanciamo per primi in una fase di svolta per il nostro Paese rappresentato dall’arrivo dei Fondi del programma NGEU. Intesa Sanpaolo conferma la sua attenzione agli investimenti green, allo sviluppo di modelli basati sulla circolarità: la nostra attenzione trova oggi un nuovo modello applicativo basato sul punto di forza del nostro sistema produttivo, quello delle filiere, da tempo al centro dei nostri programmi di sostegno per le imprese. Lo facciamo con Gucci già partner in una collaborazione di successo, certi di poter superare insieme nuove sfide. Il nostro Gruppo è convinto di come lo sviluppo economico possa avere prospettive sane quando ha come riferimenti la cura all’impatto ambientale, l’inclusione sociale, la valorizzazione del capitale umano”.
Alla base dell’accordo annunciato oggi, vi è il modello di partnership già avviato nel 2020 per far fronte all’emergenza Covid-19 attraverso il programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, volto a sostenere lo sviluppo e la valorizzazione dei fornitori della filiera Gucci e del contesto industriale nel quale operano, riconoscendo loro importanti vantaggi sul costo e sull’accessibilità del credito per effetto della condivisione del merito di credito con l’azienda capofiliera.
Grazie al “Programma Sviluppo Filiere”, in 12 mesi sono stati oltre 150 i fornitori della filiera Gucci che in tutta Italia hanno beneficiato di finanziamenti erogati da Intesa Sanpaolo per oltre 230 milioni di euro. Questi interventi hanno consentito di accompagnare le PMI della filiera nella realizzazione dei propri progetti di crescita sul territorio, di internazionalizzazione e di rinnovamento delle proprie strutture produttive. Si tratta di imprese italiane e laboratori artigianali operanti nei comparti della pelletteria, scarpe, accessori, abbigliamento, gioielleria, che impiegano oltre 20mila persone. Complessivamente, il “Programma Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, decollato a fine 2015, ha attivato oltre 6 miliardi di impieghi per gli oltre 20.000 fornitori aderenti alle oltre 800 filiere costituite.