Che l’Italia sia passata da un’emergenza a un’altra lo si vede anche dai dettagli.
L’insegna esterna infatti dell’ex Covid residence dell’Ospedale del Mare a Napoli è stata modificata, anche per non impressionare i nuovi ospiti: una giovane coppia con una bambina, i primi profughi provenienti dall’Ucraina.
Dall’emergenza pandemia all’emergenza guerra, dunque.
Palloncini gialli e blu all’ingresso, meno di 5 ore per allestire una sorte di “mercatino” al piano terra dove la Protezione civile ha sistemato magliette, scarpe e quanto dovesse servire a chi è scappato dalla guerra.
Presenti Italo Giulivo, capo della Protezione Civile regionale e Domenico Clemente di Sma Campania.
“È un hub dove gli ucraini resteranno massimo 2-3 giorni prima di individuare le strutture che li accoglieranno “, spiega Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl Napoli 1 Centro.
Sono 168 i posti letto disponibili nel residence, che ha già accolto questa estate 380 afgani: camere con tv e wi fi, e per l’occorrenza sono state montate anche tre postazioni con pc e internet.