“Dopo più di due anni di studio e un’inoculazione che ha già interessato con regolarità milioni di persone, è assolutamente fuori luogo accampare dubbi sull’efficacia dei vaccini per il Covid Sars e soprattutto parlare ancora di fase sperimentale. Bisogna insistere invece sul fatto che, rispetto ad una cura che è ancora invece di là da venire, è l’unico strumento che abbiamo per contrastare la diffusione della malattia”. Lo sottolinea l’infettivologo Franco Faella nel suo intervento all’HSE Symposium di Napoli che si conclude, oggi 30 ottobre, con l’attribuzione e la consegna delle borse di studio istituite da EBILAV e Fondolavoro per i “progetti di innovazione” realizzati dai ricercatori italiani. “Da infettivologo – aggiunge il prof. Faella – è impossibile pensare che in futuro non si verifichino altre pandemie. Ma interroghiamoci anche sull’origine di questi fenomeni che sono in gran parte da imputare ad un deleterio intervento dell’umanità nei confronti dell’ambiente e, soprattutto, nei rapporti assolutamente sbagliati che intercorrono con il mondo animale”.
“Pensiamo – conclude il prof. Faella – alla deforestazione del pianeta, che già avviene purtroppo in molti Paesi, un fenomeno che ci costringerà a contatti sempre più frequenti con le specie animali, obbligate a migrazioni di sopravvivenza. Questo porterà con sempre più maggiore probabilità al verificarsi dello spillover, il cosiddetto salto di specie in cui un patogeno degli animali evolve e diventa in grado di infettare, riprodursi e trasmettersi all’interno della specie umana. Un cambiamento radicale dei rapporti che l’uomo ha nei confronti dell’ambiente ritengo sia urgente”.
Nella mattinata di sabato si è tenuta la tavola rotonda “Prevenzione: da costo a risorsa” alla quale sono intervenuti l’On. Caterina Licatini (VIII Comm. Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici Camera dei Deputati), Maurizio Di Giusto (Presidente Commissione d’Albo Tecnici della Prevenzione), Franco Ascolese (Presidente Ordine Tecnici Sanitari della Campania), Giovanni Rossi (Presidente UNPISI Associazione Tecnico Scientifica).
La terza edizione si è conclusa con la consegna dei premi e delle borse di studio HSE Symposium effettuata da Luigi D’Oriano (EBILAV), Carlo Parrinello (Fondolavoro), Umberto Carbone (Università degli Studi Federico II) e Vincenzo Fuccillo (Associazione Europea Prevenzione). Vincitori delle tre borse di studio sono i giovani ricercatori Tiwana Varrecchia (con il lavoro “Rischio biomeccanico in attività di sollevamento carichi affaticanti: coattivazione muscolare in persone con e senza disturbi della schiena”), Georgia Libera Finstad (con “Technostress Questionnaire: uno studio pilota”), Salvatore Lanzaro (con “Il metodo “UNI.ATT”, metodica di valutazione del rischio infortuni dall’utilizzo di macchine e attrezzature). La Commissione Scientifica dell’HSE Symposium ha inoltre attribuito una “menzione speciale” ai lavori di Eleonora Laurini (COFLEX: un braccialetto flessibile per proteggere i lavoratori), Giorgia Chini (Valutazione del rischio biomeccanico durante l’esecuzione di sollevamenti affaticanti con l’utilizzo di tecniche di analisi non lineare), Marco Arcangeli (Studio e sperimentazione dell’utilizzo di dispositivi wearable per la valutazione dei parametri ergonomici nei luoghi di lavoro). L’HSE Symposium è organizzato dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, dall’Associazione Europea Prevenzione, con il supporto di Inail Campania, Ebilav – Ente Bilaterale Nazionale e Fondolavoro.