Andranno avanti nella ricerca della verità sulla morte di loro figlio Mario Paciolla, anche dopo l’archiviazione del tribunale di Roma. Non fu suicidio, ma omicidio. Ne sono convinti Pino Paciolla e Anna Motta, i genitori del cooperante napoletano trovato morto nel 2020 in Colombia, dove operava per conto dell’Onu. Dopo la seconda archiviazione dell’inchiesta per omicidio, i signori Paciolla si sono ritrovati in piazza Municipio con tutte le persone che hanno sostenuto in questi anni la loro battaglia per ottenere verità e giustizia
Cosa è emerso dall’inchiesta di Fanpage sulla morte di Mario Paciolla
Evidenti, secondo la famiglia Paciolla e gli avvocati, le prove che fanno credere alla pista dell’omicidio ma che non sono state prese in considerazione dal tribunale capitolino. Prove emerse anche nell’inchiesta del giornalista napoletano di Fanpage, Antonio Musella