martedì, Luglio 1, 2025
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I genitori di Mario Paciolla in piazza dopo archiviazione: “Non ci fermiamo”

Non fu suicidio, ma omicidio. Ne sono convinti Pino Paciolla e Anna Motta, che contestano la decisione del tribunale di Roma di archiviare l'inchiesta per omicidio di Mario, il cooperante napoletano dell'Onu trovato morto nella sua stanza in Colombia nel 2020 in circostanze poco chiare

Andranno avanti nella ricerca della verità sulla morte di loro figlio Mario Paciolla, anche dopo l’archiviazione del tribunale di Roma. Non fu suicidio, ma omicidio. Ne sono convinti Pino Paciolla e Anna Motta, i genitori del cooperante napoletano trovato morto nel 2020 in Colombia, dove operava per conto dell’Onu. Dopo la seconda archiviazione dell’inchiesta per omicidio, i signori Paciolla si sono ritrovati in piazza Municipio con tutte le persone che hanno sostenuto in questi anni la loro battaglia per ottenere verità e giustizia

Cosa è emerso dall’inchiesta di Fanpage sulla morte di Mario Paciolla

Evidenti, secondo la famiglia Paciolla e gli avvocati, le prove che fanno credere alla pista dell’omicidio ma che non sono state prese in considerazione dal tribunale capitolino. Prove emerse anche nell’inchiesta del giornalista napoletano di Fanpage, Antonio Musella