Da Amazon a Safilo, passando per Edison fino al CNR: manager e professionisti formatisi alla Stoà Business School e oggi attivi in imprese internazionali sono tornati a Villa Campolieto per i 35 anni della Scuola, protagonisti di “Back to the Future – Design Jam 2025”, il laboratorio che ha riunito tre generazioni di Alumni per progettare la formazione manageriale del futuro.
L’appuntamento, fondato sul metodo del design thinking, ha avuto un obiettivo preciso: trasformare l’esperienza di chi è partito dalla Campania e ha costruito carriere globali in un modello di sviluppo che valorizzi il capitale umano del Mezzogiorno. Non un evento celebrativo, ma un momento di lavoro concreto per definire nuove forme di collaborazione tra formazione, impresa e territorio.
Al centro della giornata, tre risultati: la redazione del Manifesto della Nuova Formazione Manageriale, la creazione della nuova Associazione Alumni Stoà come rete di mentoring e impatto professionale, e la presentazione di 40 borse di studio integrali destinate ai giovani che parteciperanno ai prossimi Master in General Management e Human Resource Management.
“Il Mezzogiorno deve tornare a essere un luogo dove si forma e si trattiene il talento», ha dichiarato Paolo Scudieri, Presidente di Stoà e del Gruppo Adler-Pelzer. «Stoà è nata con questa missione: connettere l’impresa e la formazione per dare al Sud una base stabile di competenze competitive”.
Per Enrico Cardillo, Direttore Generale di Stoà, “l’obiettivo oggi è arginare l’esodo dei giovani laureati e costruire percorsi di crescita qui, dove l’industria e la ricerca hanno radici solide. I 35 anni della Scuola dimostrano che è possibile farlo creando ponti tra le generazioni e restituendo conoscenza al territorio”.
Le testimonianze degli Alumni hanno dato concretezza al messaggio.
Melania Miano, oggi People & Talent Management Senior Partner di Gucci, ha raccontato il suo percorso da HR plant manager nell’automotive alla leadership nel fashion di lusso.
Marco Sprocati, ingegnere e oggi Infrastructure Manager al CNR, ha scelto Stoà per costruire una carriera tra innovazione e ricerca.
Angelo Trocchia, CEO di Safilo Group, e Maximo Ibarra, ai vertici di Engineering, hanno ricordato come la scuola di Ercolano abbia formato una generazione di manager capaci di competere a livello globale senza perdere il legame con il territorio.
Con oltre 2.700 diplomati Master e più di 50.000 professionisti formati, Stoà si conferma uno dei principali hub italiani per l’alta formazione manageriale.
I 35 anni della Scuola diventano così un punto di ripartenza: il segno tangibile che il talento cresciuto al Sud può continuare a generare valore nel mondo — e tornare a casa per costruire il futuro.