Il Consiglio di Amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Napoli ha approvato il Bilancio al 31/12/2021, documento contabile che evidenzia numeri molto lusinghieri in tutti i comparti e che portano ad un utile netto di esercizio di circa 1,8 milioni di euro.
La Raccolta Diretta (depositi clientela) raggiunge i 226milioni di euro con un incremento del 13% rispetto all’esercizio precedente, mentre la Raccolta Complessiva i 265milioni di euro con incremento del 20%.
Ottima la “performance” sugli Impieghi (prestiti alla clientela) che a loro volta atterrano a 134 milioni di euro con un sensibile incremento del 23% rispetto all’anno 2020, dato che raggiunge i 376milioni di euro erogati sul territorio di Napoli e provincia se si considerano gli Impieghi (prestiti) ulteriori effettuati tramite le società del perimetro diretto Iccrea (mutui corporate, leasing, factoring, credito al consumo) concessi ad imprese e privati.
Molto positivo il conto economico che esprime numeri con incrementi a due cifre sia per il Margine di Interessi (+ 44 %) che per il Margine di Servizi (+17%) e con un utile di esercizio lordo di euro 1,978 milioni (+10%) e di euro 1,783milioni quale Utile di esercizio netto (+18%).
Tutti positivi i parametri qualitativi quali il MOL (Margine Operativo Lordo) pari al 15%, il Cet1 (Coefficiente di adeguatezza patrimoniale) che raggiunge il 36% grazie ad un Patrimonio Netto che vanta un incremento dell’ 8,30%, il Cost/income(indicatore di redditività) pari al 60,15 %, ed un livello di Sofferenze Nette (crediti nei confronti clientela insolvente) pari allo 0,15 %(tra i più bassi d’Italia), a testimonianza della qualità del credito erogato in questi anni, conseguente ad una copertura delle Sofferenze al 91%, ed una copertura dei Crediti Deteriorati del 76,70%.
“Approvare in un anno difficile quale il 2021 – ha affermato il presidente della Bcc di Napoli, Amedeo Manzo -, nel quale il paese è stato ulteriormente colpito dalla pandemia, un bilancio di esercizio con tali espressioni di qualità e di incremento quantitativo è più di una soddisfazione. Soprattutto perché realizzato con forti accantonamenti imposti dalla normativa europea e coniugando principi di efficienza assieme a valori umani e aziendali che trovano le radici nella Carta di Valori che solo le Bcc conservano in Italia. Un livello di sofferenze nette pressoché nullo dimostra, altresi, che il “Rating Umano” è molto più di una metodologia creditizia di successo. Essa è una filosofia di vita, che sa giocare a tutto campo, stendendo la mano verso chi lo merita, a prescindere dalla condizione, e sa dire di no a chi invece è lontano dalle filosofie di correttezza e legalità, in sintesi consentendo di finanziare solo chi è meritevole. Ci affacciamo ad un’epoca economica dove la Banca di Comunità esprime, a mio avviso, un valore insostituibile. Nella quale l’importanza dei sempre più sofisticati prodotti finanziari deve essere inevitabilmente accompagnata dall’ascolto e dalla centralità della persona. Non possiamo pensare di valutare la gente esclusivamente in base agli algoritmi o freddamente per il saldo del proprio conto corrente.
Occorre coniugare tradizionali e nuove metodologie bancarie dove il rapporto umano resta sovrano nella guida dei processi. Napoli, ancora una volta, esprime valore, indica la strada e stabilisce il “terzo tempo” sia professionale che umano. Un tempo dove il profitto deve essere funzionale, e mai alternativo, al bene comune, al miglioramento del territorio, al raggiungimento di quella “democrazia di opportunità “di cui al Mezzogiorno abbiamo estremo bisogno. I napoletani hanno introdotto e seguito la strada della “coerenza creditizia”, indirizzando i propri risparmi laddove essi vengono gestiti e poi generano quella ricchezza importante per la nostra Comunità. Hanno voluto chiedere sostegno, per le proprie imprese e le proprie famiglie, a chi ha saputo stargli sempre vicino mentre, nel 2020, tutto sembrava perduto e molti “abbandonavano la nave chiamata Napoli”: qui la “riconoscenza” ha un valore. Abbiamo avuto coraggio certo, ma anche visione e ciò ci ha dato ragione. Questo ci carica di responsabilità e ci riempie di orgoglio allo stesso tempo,pertanto nel 2022 sosterremo ancora di più le piccolissime, piccole e medie imprese, le start up ma soprattutto le famiglie ed i giovani per i quali dobbiamo far di tutto per esprimerne il valore e contribuire alla realizzazione dei loro sogni. Cerchiamo di dimostrare, ogni giorno, che si può sostenere chi ha bisogno e fare in modo di essere efficienti anche e soprattutto a Napoli: ciò si può denominare “efficacia bancaria”. Questo per me, e per i miei ragazzi, non è piu un “ruolo” bensì una sfida di vita: significa fare il banchiere a Napoli, contribuendo nel mio piccolo al riscatto della città”.