domenica, Dicembre 22, 2024
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Il killer del musicista a 16 anni ha già un curriculum da criminale

Ha già un curriculum da criminale il killer 16enne del musicista Gianbattista Cutolo, freddato ieri mattina a all’alba con tre colpi di pistola in piazza Municipio, nel cuore di Napoli. Il presunto assassino è stato arrestato dopo un lungo interrogatorio culminato con la confessione. L’accusa per lui ora è di omicidio aggravato, porto abusivo di arma da sparo e ricettazione.

FU ACCUSATO A 14 ANNI DI TENTATO OMICIDIO

Ma nel curriculum di questo ragazzo della MalaNapoli, che vive ai Quartieri Spagnoli, con un padre pregiudicato (ma sembrerebbe non affiliato alla camorra), c’è già un’importa criminale evidente. Due anni fa, ne aveva appena 14, fu accusato del tentato omicidio di un coetaneo. All’epoca se la cavò grazie all’età non imputabile, ma questa macchia sulla fedina penale oggi peserà.

In questi anni, questo ragazzone biondo e robusto, è entrato più volte nei radar delle forze dell’ordine. Era considerato uno di quelli che appartengono alla banda dei “rapinarolex”, che agisce anche nelle vie del centro cittadino, magari a ridosso del porto, dove questi abili rapinatori attendono le loro prede che scendono dalle navi da crociera.

GIRAVA SEMPRE ARMATO CON UNA CALIBRO 6,35

Pare che durante la confessione abbia anche rivelato che girasse sempre armato con una pistola calibro 6,35, un’arma piccola facilmente occultabile ma letale. L’arma del delitto con la quale ha stroncato la vita di un giovane musicista, un ragazzo buono che sognava di suonare nelle grandi orchestre e che era già considerato un talento. Il motivo dell’omicidio, che si inquadra nella banalità del male, un parcheggio in doppia fila di uno scooter.

È tutto nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona e nei racconti di numeri presenti, tra i quali anche un paio di minorenni che facevano parte del gruppo del presunto assassino.

ALTRA VITA SPEZZATA COME QUELLA DI FRANCESCO PIO MAIMONE

Quest’ennesima follia ricorda l’omicidio di Francesco Pio Maimone, appena 18enne, avvenuto il 20 marzo di quest’anno a Mergellina. In quel caso fu una macchia su una scarpa a scatenare la furia omicida di un coetaneo, vite spezzate in una città sempre meno a misura di giovani e sempre più nelle mani della delinquenza.

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