mercoledì, Dicembre 18, 2024
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Il Napoli finisce tra i fischi. Calzona: “Non mi sono potuto dimettere”

Escono tra i fischi a fine partita i calciatori azzurri, lo 0-0 contro il Lecce condanna il Napoli: l’anno prossimo non giocherà in Europa, sfumata anche la possibilità di disputare la Conference League. Sembra l’epilogo scontato di un campionato che è sembrato un vero e proprio calvario, durante il quale la squadra con lo Scudetto sulle maglie non è mai stata protagonista o almeno competitiva. Anche il capitano Giovanni Di Lorenzo, uno dei simboli della stagione conclusa con la vittoria del campionato, è uscito dal campo sommerso dai fischi.

Tre allenatori in una stagione, una campagna acquisti deludente e fallimentare, le uscite “cinematografiche” di un presidente ormai in balia di un personaggio, hanno creato il mix che ha avvelenato una squadra letteralmente scomparsa dal terreno di gioco. La gloriosa cavalcata spallettiana è un ricordo, che pare talmente lontano da non sembrare vero. E in questa distopica stagione, gli addii di Osimhen, Zielinski e probabilmnte Kvaratskhelia sanno di liberazione.

CALZONA: “NON MI SONO POTUTO DIMETTERE”

“Sicuramente uscire dalla Champions è stato un contraccolpo, perché la squadra aveva un solo obiettivo, di vincere in campo e ha pesato tantissimo. Non abbiamo avuto la forza di vincere le partite, abbiamo concesso tanto e preso una percentuale altissima di gol dalle occasioni degli avversari”. Lo ha detto il tecnico del Napoli Francesco Calzona al termine della partita. “I giocatori di questo Napoli – ha aggiunto Calzona – non sono scarsi o forti. La squadra ha avuto tante difficoltà e anche i giocatori nuovi arrivati a gennaio hanno trovato difficoltà ad adattarsi in questa stagione. Ma in questi mesi abbiamo lavorato tanto, la squadra ha provato sempre a fare in campo quello che avevo detto negli allenamenti, a Castel Volturno non ci sono state polemiche ma confronti e dialogo. Non potevo certo dimettermi sia perché ho visto la squadra provare a fare davvero come avevamo preparato ogni partita. Visti i risultati non potevo poi lasciare, avrei lasciato la squadra in difficoltà”.

 

 

 

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