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lunedì, Maggio 12, 2025
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Il Papa e Napoli, un legame speciale nato da una promessa a Sepe quando era cardinale

Il Papa e Napoli, un legame speciale. All’origine di questo rapporto, che ha portato a due visite indimenticabili, nel 2015 e poi 4 anni dopo, nel 2019, una antica promessa strappata dall’allora arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, a un Bergoglio ancora cardinale ( i due furono creati cardinali nello stesso giorno da Giovanni Paolo II). Una promessa mantenuta all’indomani della sua elevazione al soglio di Pietro, grazie alle insistenze dello stesso Sepe.

La prima volta a Napoli, nel marzo del 2015, furono dieci ore densissime di appuntamenti dal forte valore simbolico e di messaggi forti. La messa e l’incontro con i cittadini a Scampia fu sugellata da una denuncia vibrante, contro la criminalità e contro un sistema che toglie lavoro e dignità alla parte più debole della popolazione.

In quella occasione Bergoglio fu festeggiato da grandi folle e da un calore traboccante. Dopo Scampia, nella messa in Piazza del Plebiscito, nell’incontro finale con i giovani e con i fedeli della diocesi alla Rotonda Diaz sul Lungomare Caracciolo. Poi la visita ai detenuti nel carcere di Poggioreale l’incontro con le suore di clausura in Duomo, il bacio alla teca di San Gennaro. E un saluto mutuato da quello di Sepe, “a maronna v’accumpagna:”

Nel 2019, Papa Francesco partecipò a un convegno nella Pontificia Facoltà teologica dell’Italia Meridionale in via Petrarca, per intervenire a una riflessione su “LA TEOLOGIA DOPO VERITATIS GAUDIUM NEL CONTESTO DEL MEDITERRANEO”. Anche in quella occasione fu accolto dal cardinale Sepe e anche dall’allora presidente della cei, Gualtieri Bassetti. Francesco subito dopo l’intervento rientrò a Roma, annullando tutti gli altri impegni.