“Non chiamatemi Eminenza come qualcuno già ha fatto, sono e resterò sempre don Mimmo”. E’ la reazione dell’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, alla notizia che il Papa lo ha inserito nei nuovi Cardinali che verranno creati nel Concistoro del 7 dicembre. L’annuncio, che normalmente viene fatto direttamente dal Papa, questa volta è arrivato attraverso una nota della sala stampa vaticana. La lista dei ventuno nuovi cardinali era stata letta dal Papa nell’Angelus del 6 ottobre. Il 22 ottobre era arrivata la notizia che mons. Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor, in Indonesia, aveva rinunciato. Papa Francesco ha preso atto di questa volontà e, a stretto giro ha reintegrato la lista includendo mons. Battaglia. “Don Mimmo”, come viene chiamato da tutti il vescovo di Napoli, compreso il sito della diocesi che ne ha dato subito notizia, è sempre stato impegnato nella pastorale delle persone più fragili.
Nato a Satriano, Provincia ed Arcidiocesi di Catanzaro, il 20 gennaio 1963, don Mimmo è stato ordinato sacerdote il 6 febbraio del 1988. Il 12 dicembre 2020 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Napoli. Ha preso possesso dell’Arcidiocesi il 2 febbraio 2021. In precedenza, dal 24 giugno del 2016, è stato Vescovo di Cerreto Sannita – Telese Sant’Agata de’ Goti.
“La nomina con cui Papa Francesco mi ha inserito quest’oggi nel Collegio Cardinalizio mi ha colto di sorpresa – ha detto mons. Battaglia ai media vaticani – , generando in me una duplice reazione. Da un lato sento il peso di questa responsabilità con cui il Papa mi invita ad allargare il cuore”, “dall’altro avverto una sincera gratitudine verso Papa Francesco non tanto per l’attenzione che rivolge alla mia persona ma perché nel chiamarmi a questo servizio ha guardato ad un figlio del Sud, vescovo di una Chiesa del Sud, di questo Sud che è al contempo terra di fatica e di speranza”.
Napoli, dunque avrà un altro cardinale Vescovo, dopo Crescenzio Sepe che resta Arcivescovo emerito della città, con la singolare circostanza di avere nella stessa diocesi due cardinali. Resta invece senza porpora Milano, o sedi italiane che in passato hanno dato dei Papi alla Chiesa, come Venezia. Diocesi, queste, che erano per tradizione cardinalizie, un principio che Papa Francesco ha superato da anni.