Il Papa: Le critiche aiutano a crescere, ma me le facciano in faccia
Tiene ancora banco l’eco delle polemiche esplose all’indomani della morte di Benedetto XVI.
Sono state sgradevoli “come un’eruzione cutanea che dà un po’ fastidio” ma che è meglio che tenerle nascoste.
“Voi preferite che non critichino, per amore della tranquillità, ma io preferisco che lo facciano perché così c’è libertà di parola”.
Lo afferma Papa Francesco nel corso di un’intervista rilasciata all’Associated Press.
“LE CRITICHE AIUTANO A CRESCERE E A MIGLIORARE LE COSE”
“Se non fosse così – afferma papa Bergoglio – ci sarebbe una dittatura della distanza, come la chiamo io, dove l’imperatore è lì e nessuno può dirgli niente”.
“No, lasciamoli parlare perché… le critiche aiutano a crescere e a migliorare le cose”.
Le opposizioni, aggiunge il Papa, “non le metterei in relazione con Benedetto XVI, ma con il logorio di un governo di 10 anni”.
“HANNO INIZIATO A VEDERE I MIEI DIFETTI E NON LI HANNO GRADITI”
All’inizio la sua elezione era stata accolta con un senso di “sorpresa” per un Papa sudamericano, poi è arrivato il disagio “quando hanno cominciato a vedere i miei difetti e non li hanno graditi”.
“L’unica cosa che chiedo è che me lo facciano in faccia, perché è così che cresciamo tutti, no?”, conclude Papa Francesco.