Era stato il primo a credere che il rione Sanità potesse riscattarsi attraverso i suoi giovani e la cultura, padre Giuseppe Rassello. Ed è in onore del parroco che la sua gente, a 24 anni dalla sua scomparsa e in occasione del 47° anniversario del suo sacerdozio, ha voluto dedicargli una giornata. Una giornata in ricordo del parroco della Basilica di San Vincenzo dagli anni novanta al 2000, anno della sua morte. La comunità si è ritrovata nella basilica di Santa Maria della Sanità, conosciuta anche come San Vincenzo, per raccontare don Rassello in un evento promosso tra gli altri dai giornalisti Arnaldo Capezzuto e Matilde Andolfo, che lo avevano conosciuto. A tratteggiare il ritratto dell’uomo, del sacerdote, del filosofo, del classicista, del professore di liceo, dell’archeologo sono stati i suoi ragazzi che hanno occupato l’altare maggiore della basilica dando testimonianza del valore di quest’uomo che scelse il rione Sanità per interrare il seme buono che sarebbe divenuto frutto con padre Antonio Loffredo, che ne raccolse il testimone. A lui dedicato anche il testo “Ricordi in memoria di don Giuseppe Rassello” curato da Carlo Avilio e Arturo Lettieri che raccoglie venti testimonianze di chi ha percorso un pezzo di strada con il sacerdote, pioniere di quella rivoluzione che avrebbe portato il quartiere al riscatto. Il ricavato dell’offerta del libro sarà destinato al sostegno delle attività di solidarietà di realtà associative.