Sono già sul piede di guerra i comitati cittadini dell’area est di Napoli che si oppongono alla creazione del biodigestore. La vicinanza di case e scuole da un lato e le perplessità sull’impatto ambientale della struttura dall’altro sono i motivi della protesta in un quartiere che già anni fa si è battuto per la creazione di un termovalorizzatore che non fu realizzato anche grazie alle lotte dei cittadini come spiega Pasquale Uccello del comitato No biodigestore a Napoli Est.
La presenza nell’area delle vecchie raffinerie ha dato un colpo mortale al territorio dove l’incidenza di malattie tumorali è molto alta, inoltre la presenza del depuratore e gli odori annessi fanno insorgere i cittadini che sentono di aver già pagato un prezzo alto come sottolinea Mimmo Incarnato del comitato No biodigestore Napoli Est.
Il progetto a Napoli Est prevede però oltre al biodigestore anche la creazione di un parco ma per i cittadini suona un po’ come un contentino.