Hanno occupato la stazione ferroviaria di piazza Garibaldi e il piazzale della stazione marittima di Napoli. Ventimila, forse di più, una tale partecipazione di piazza non si vedeva da anni nel capoluogo campano. Il genocidio di Gaza ha acceso la miccia dell’indignazione popolare. Attivisti, studenti, insegnanti, artisti e semplici cittadini hanno risposto allo sciopero generale organizzato dal sindacato Usb a sostegno della popolazione palestinese. Nel capoluogo campano, raduno in piazza Mancini e corteo lungo il centro della città. Prima però, un blitz alla stazione centrale e nel terminal delle crociere del molo angioino
(Intervista Enzo de vincenzo-Usb)
Striscione bruciato sullo scalone della Federico II
Sullo scalone della Federico II, gli studenti hanno bruciano uno striscione per simboleggiare l’appello ai rettori italiani di interrompere ogni collaborazione con Israele (Intervista Marinella di pinto, Unione studenti)
Le voci della piazza
Tante le voci della piazza, presenti Omar Souleiman, della comunità palestinese, l’ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris e il portavoce di Potere al Popolo, Giuliano Granato