16 vittime della strada dal 1 gennaio ad oggi, lo scorso anno i morti sulle strade di Napoli furono 34.
Nel 2020 ne sono stati registrati 26 nonostante le limitazioni agli spostamenti per il Covid, nel 2019, quindi in epoca pre-pandemia, 25, l’anno precedente 31.
Un problema che è stato anche riportato nel 5° rapporto annuale sulla incidentalità.
Secondo Aci e Istat nel capoluogo campano muore un pedone al mese.
Negli ultimi mesi numerosi gli incidenti registrati come quello del piccolo Christian investito da un’auto mentre attendeva la madre sul marciapiede nel quartiere di Cavalleggeri d’Aosta, l’ultimo 3 giorni fa quando a perdere la vita è stata la giovane Elvira travolta da una moto che impennava a tutta velocità su via Caracciolo. 8 mesi prima sempre per un incidente stradale a Pianura aveva perso la vita il fratello della giovane barista di Mergellina, Mustapha. Tra le vite spezzate anche quella di Adrian Olmo, ventisettenne travolto nei pressi del Bosco di Capodimonte mentre attraversava sulle strisce in una sera di fine novembre a via Miano. Il conducente non si fermò a soccorrerlo e si costituì alcuni giorni più tardi.
Peggio di Napoli, tra le grandi città italiane, solo Roma (34 decessi), che conta però circa il triplo di abitanti. Se Napoli è maglia nera, la Campania non sta messa granché bene, sempre alla luce del rapporto presentato a Forlì. Nella nostra regione nel 2021 sono stati investite ed uccise 41 persone.
Il comune di Napoli sta ragionando su come e dove posizionare attraversamenti rialzati e auto velox sperando così di salvare giovani e innocenti vite spezzate sempre più spesso da disattenzione, guida in stato d’ebrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.