Influenza, raggiunto il picco. Dal Cardarelli:” Vaccinarsi senza paura”
Influenza raggiunto il picco: Covid, polmoniti ed influenze rischiano di mettere in ginocchio gli ospedali Napoletani, dove in alcuni casi gli accessi sono anche raddoppiati. A generare le principali preoccupazioni le complicazioni nei pazienti fragili ed anziani. Ad illustrare la situazione Antonio Starace, pneumologo del Cardarelli:
“Molte persone, per le notizie contraddittorie che sono girate sulla stampa e non solo, hanno avuto paura di fare la vaccinazione anti-Covid e hanno associato anche la vaccinazione anti-influenziale come una vaccinazione che poteva dare dei problemi. Purtroppo invece la vaccinazione anti-Covid sta andando e è andata al momento molto male. Questo ha fatto sì che molte persone fragili, per fragili intendiamo persone oltre settantenni, persone che sono ammalate di diabete, persone che hanno insufficienza renale, che fanno dialisi, persone che hanno malattie ematologiche (che non sono poche e che sono persone che possono vivere una vita anche tranquilla a lungo, se non si prendono un’infezione virale come l’influenza o il covid) sono dovute finire in ospedale e alcuni di loro sono anche molto gravi”.
Una situazione che va a stressare ulteriormente i nosocomi del territorio, che ancora sono alle prese con il boom di richieste legate ai festeggiamenti di fine anno, quando i numeri registrati dai pronto soccorso hanno conosciuto un’impennata.
Il 1 gennaio al pronto soccorso del Cardarelli sono state visitate, per svariate patologie, 209 persone, di cui 16 codici rossi e 50 gialli. Proprio per far fronte alle richieste di Capodanno era stata potenziata la presenza di ortopedici nella struttura. Allo stesso modo, per fronteggiare il boom di influenze, è stato incrementato anche il numero di esperti di problemi cardiovascolari.