venerdì, Settembre 20, 2024
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Inquinamento alle stelle, vietata la balneazione a Donn’Anna e via Caracciolo

Decisione del Comune di Napoli sulla scorta dei dati dell'ARPAC

Inquinamento alle stelle, vietata la balneazione a Donn’Anna e via Caracciolo

Una brutta sorpresa agostana per il mare di Napoli. L’Arpac, a seguito dei controlli periodici, ha evidenziato lo sforamen0to dei parametri di inquinamento in ben 4 punti della costa partenopea. Per questo motivo il Sindaco, Gaetano Manfredi, ha dovuto vietare la balneazione nelle aree di “Donn’Anna”, “Longomare Caracciolo”, “Pietrarsa” e “Via Partenope”. Nelle acque partenopee rilevate le presenze ben oltre il limite di “colibatteri fecali” ed “escherichia coli” il che conferma che si tratta di liquami provenienti direttamente dalle fogne. Ma come avviene questo fenomeno. La questione è relativa alle piogge che dei giorni scorsi che hanno attivato il meccanismo del “troppo pieno”, che comporta lo scarico direttamente in mare delle acque piovane che in questo modo non portano all’allagamento della città. Il fatto è che ciò provoca la fuoriuscita direttamente dagli scarichi legati alle fognature.

GLI SFORAMENTI EVIDENZIATI DALL’ARPAC

“Gli sforamenti dei parametri di verifica rilevati da Arpac – spiegano dal Comune – in seguito ai controlli del 20 agosto sono certamente dovuti alle grandi piogge dei giorni precedenti. Piogge che sono avvenute dopo molti giorni di secca e che hanno trascinato di tutto verso il mare. Infatti gli sforamenti sono avvenuti anche in zone prive di scarichi fognari e dove generalmente il giudizio sui prelievi da parte di arpac è “eccellente”. Il Comune di Napoli ha immediatamente chiesto nuovi prelievi e conta sulla indubbia professionalità e rapidità dell’Arpac per ripristinare rapidamente la balneabilità di zone molto usate dai cittadini.

(Servizio nel video allegato)

 

 

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