Che Verona fosse fatale, lo si sapeva da tempo. Che lo fosse per la rivale Milan però, non certo per il Napoli che per il secondo anno consecutivo è costretto a fare i conti con i punti persi in casa con gli scaligeri.
Un anno fa, con Gattuso in panchina, l’1 1 interno oltre a costare la qualificazione in Champion’s diede vita a una lunga coda di polemiche che hanno finito per spaccare l’ambiente, che solo negli ultimi mesi ha cominciato a rinsaldarsi grazie al filotto di 8 vittorie della banda Spalletti.
Sono bastati due pareggi nelle ultime tre partite per riaccendere l’entusiasmo dei rematori avversi di professione, che subito hanno messo il dito in quella che sembra essere al momento l’unica crepa utile a far crollare quel muro di serenità eretto dal mister intorno alla squadra.
Capro espiatorio del pareggio di ieri sera torna quindi a essere il capitano, Lorenzo Insigne, la cui telenovela sul contratto in scadenza è tornata in auge, 24 ore prima della partita, dopo una dichiarazione non proprio sibillina del patron De laurentiis, che per la squadra dei polemisti ha influenzato non poco la prestazione del giocatore di ieri sera
Toccherà a Spalletti, ancora una volta, dimostrare adesso sul campo quanto il rinnovo del capitano incida o meno sulla serenità dello stesso Insigne e del gruppo.
La sosta in campionato, considerato che la prossima sfida vedrà il Napoli impegnato contro i campioni d’Italia dell’Inter, non poteva arrivare in un momento migliore.