Interdittive antimafia, firmato patto in Prefettura
Le interdittive antimafia emesse dalla Prefettura di Napoli in poco meno di un anno sono state 160 e riguardano imprese che operano nel settore dei trasporti, della logistica, dell’edilizia, dei servizi. C’è però un altro dato che, a giudizio del prefetto di Napoli Michele Di Bari, non deve essere affatto trascurato: è quello del relativo al numero crescente, di anno in anno, di aziende nella ‘white list’ della prefettura, ovvero di imprese virtuose che hanno tutti i requisiti richiesti.
È quanto è emerso a margine della firma del protocollo sottoscritto tra le prefetture e le procure del distretto della Corte d’Appello di Napoli per uno scambio di informazioni finalizzato ad una rapida assunzione dei provvedimenti “per garanitre un assetto di leale concorrenza tra le imprese”. Per il prefetto questa notizia è importantissima perché “significare che abbiamo a che fare con un tessuto virtuoso e sano”.
Il patto firmato assieme al procuratore generale di Napoli, Antonio Gialanella e ai rappresentanti delle prefetture di Avellino, Benevento e Caserta e delle procure della Repubblica di Napoli, Napoli Nord, Torre Annunziata, Nola, Santa Maria Capua Vetere, Avellino e Benevento, consentirà di fare proposte al prefetto in materia di accesso antimafia ai cantieri o per l’adozione delle interdittive antimafie” e di farlo rapidamente “perché la variante tempo non è affatto trascurabile”.
(Intervista al prefetto nel video allegato)