venerdì, Settembre 20, 2024
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Ischia, la ricostruzione post terremoto si muove ma non decolla

Ischia, la ricostruzione post terremoto si muove ma non decolla

A Ischia la ricostruzione post calamità comincia a muoversi anche se serviranno ancora risorse e norme specifiche affinché entri nel vivo: è quanto emerso nel corso della cerimonia di commemorazione del sisma del 2017 tenutasi al comune di Casamicciola a cui ha partecipato anche il nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabio Ciciliano.

Ci sono, però, alcuni ostacoli burocratici non ultimo il piano di ricostruzione della Regione, emanato il 31 luglio ma contestato dai tre sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 2017. Tutto questo complica un quadro già complesso che coinvolge numerosi enti ed in cui vanno comprese le esigenze di mitigazione del rischio idrogeologico, di quello sismico con quella di restituire comunque una casa a chi l’ha persa a causa delle calamità naturali.

PRESENTE GIOVANNI LEGNINI

Alla cerimonia ha partecipato anche il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che ha spiegato:

“La messa in sicurezza dell’isola sta procedendo velocemente ma questo territorio è molto fragile e dal sopralluogo aereo ho notato anche situazioni particolari, edifici costruiti negli alvei che costituiscono un rischio oggettivo che andrà eliminato. I terremoti non fanno morti, è l’uomo che provoca vittime costruendo male in zone a rischio sismico e su questo argomento dovremo essere chiari: quello di Ischia è un territorio fragile ed abbiamo il dovere di metterlo in sicurezza affinché le generazioni future possano viverci senza rischiare. Questo significherà anche che alcuni degli isolani a cui il terremoto ha danneggiato la casa non potranno più tornarci, perché era stata costruita in una zona pericolosa”.

CONVOCAZIONE PER I SINDACI ISCHITANI

Giosi Ferrandino, sindaco di Casamicciola, ha dato notizia della convocazione arrivata per i sindaci isolani alla Regione per discutere del piano di ricostruzione.

“Una buona notizia che può diventare una svolta per sbloccare la riedificazione delle zone terremotate” ha detto il primo cittadino che ha ringraziato Ciciliano per la sua presenza alla cerimonia di commemorazione ed ha sottolineato l’accelerazione impressa nell’ultimo anno alla ricostruzione, con diversi cantieri aperti ed altrettante famiglie tornate nelle loro case oltre a due appalti affidati per la ricostruzione di scuole rese inagibili dal sisma ma ha pure evidenziato che “ci sono fondi solo per pochi altri interventi, ora serve un ulteriore impegno da parte del governo magari con stanziamenti pluriennali che peserebbero in maniera relativa sul bilancio dello stato”.

(Interviste nel video allegato)

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