Ischia Lacco Ameno, presidio per salvare l’ospedale Rizzoli
Denunciare le carenze della sanità pubblica isolana e il conseguente rischio di ridimensionamento o chiusura di importanti servizi sanitari come quello del punto di prelievo del sangue per i non ricoverati. Questi i motivi che hanno spinto gli attivisti del partito marxista leninista a dare vita a una protesta sull’isola d’Ischia, all’esterno dell’Ospedale “Anna Rizzoli” di Lacco Ameno.
RISCHIO CHIUSURA PER CARENZA DI PERSONALE INFERMIERISTICO
Struttura che rischia la chiusura a causa della carenza di personale infermieristico. Chiusura scongiurata per il momento per persiste il rischio a causa dell’emergenza legata alla carenza di personale medico e paramedico. Al momento mancano in pianta organica 12 infermieri, non essendo stato mai rimpiazzati chi è andato in pensione.
RICHIESTA SULL’ISOLA ATTREZZATURA PER RADIOTERAPIA E PEC-TAC
La carenza di personale manda in affanno anche gli altri reparti, a partire da quelli della chirurgia e ginecologia.
I manifestanti, rappresentanti dal dirigente Gennaro Savio, hanno rivendicato inoltre il diritto degli isolani ad avere sull’Isola la Pec-tac e la radioterapia per i pazienti oncologici e un’unità coronarica.