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domenica, Aprile 27, 2025
HomeCronacaIschia, Marta fu uccisa dal fidanzato: fermato Ilia Batrakov

Ischia, Marta fu uccisa dal fidanzato: fermato Ilia Batrakov

Un femminicidio, l’ennesimo, sarebbe il motivo della morte di Marta Maria Ohryzko, la 32enne ucraina uccisa a Ischia ul 13 luglio dello scorso anno. Il compagno, il 41enne Ilia Batrakov, già detenuto per questa vicenda, è ora accusato di omicidio volontario. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la giovane donna si fratturò la caviglia cadendo in un dirupo dove il compagno violento la raggiunse non per prestarle soccorso ma per sferrarle un pugno nell’occhio prima di soffocarla tappandole naso e bocca con una mano. Per i carabinieri e la Procura di Napoli (pm Alfredo Gagliardi della IV sezione coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone), si tratterebbe dunque di un femminicidio.
Le nuove accuse sono state notificate nella casa circondariale napoletana di Poggioreale a Ilia Batrakov, dove il cittadino russo è detenuto dal 15 luglio 2024, dopo la notifica di un provvedimento di fermo emesso dagli inquirenti per il reato di maltrattamento in famiglia aggravato dall’evento morte. La misura cautelare del carcere venne disposta dal gip il successivo 17 luglio e poi confermata dal Riesame il 5 agosto.

LA SVOLTA NELLE INDAGINI

A dare una svolta alle indagini dei militari di Ischia sono state le intercettazioni ambientali e telefoniche, e le risultanze della consulenza autoptica. L’omicidio volontario viene contestato nella forma pluriaggravata dai motivi abietti e futili, e dal fatto che l’indagato avrebbe agito “approfittando di circostanze di tempo, luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica e privata difesa”.