La camorra spara, la città risponde.
E lo fa alzando la voce con manifestazioni in piazza e gridando no alla malavita e stringendosi attorno all’azione di repressione e legalità messa in campo dal Prefetto, dal Comune e dalle forze dell’ordine.
Dopo le bombe esplose la scorsa settimana a Ponticelli, stamane all’alba maxi blitz della polizia che ha portato all’arresto di 37 affiliati a 4 dei cartelli criminali più sanguinari della zona est.
In manette uomini dei Rinaldi, dei Reale, dei Formicola e dei Silenzio.
I fermati sono accusati a vario titolo dei reati di associazione di tipo mafioso, tentato omicidio, estorsione, porto d’armi abusivo e traffico di stupefacenti.
Il prefetto Macro Valentini dopo gli arresti si è così espresso.
E come a Ponticelli nell’area Est anche nella zona occidentale della città è in atto una guerra tra clan. Dopo la morte di Antonio Volpe saltati gli equilibri nella X e nella IX municipalità. Stamane in piazza San Vitale la gente del quartiere è scesa in strada accanto ai parroci delle chiese presenti sul territorio all’assessore comunale Alessandra Clemente e ai rappresentanti delle associazioni anti camorra. Vogliamo riprenderci il nostro quartiere affermano i cittadini.
Intanto ieri baby gang scatenate. In Galleria Umberto I a Napoli rissa a colpi di sedie e tavolini a Salerno rissa tra giovanissimi per futili motivi sentimentali con due ragazzini feriti e mandati all’ospedale.