La Campania stanzia 15 milioni di fondi Por per la prevenzione dei rischi naturali

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Conoscere i territori, i rischi naturali, potenziare le strutture per gli interventi. La Regione Campania, con una delibera, traccia le linee guida che Comuni e Provincia dovranno seguire per predisporre i piani di protezione civile. Quindici milioni di euro di fondi Por destinati a Province e Comuni che pongono l’accento sulla pianificazione e la rpevenzione dei rischi. La delibera, ha spiegato Edoardo Cosenza, assessore della Regione Campania alla Protezione civile, “dimostra che si possono usare i fondi europei per piani di protezione civile”. “La Regione aiuterà gli Enti locali a dotarsi di un Piano adeguato e avrà un quadro chiaro dei Comuni che si sono già dotati di questo satrumento – ha affermato – I Piani dovranno essere conformi alle linee guida e sarà la Regione a verificare che lo siano”. “Tutte le azioni – ha sottolineato – devono avere come obiettivo un vero aumento della sicurezza di tutti i cittadini della Campania”. Il riparto per i Comuni avverrà in funzione del numero di abitanti, con un minimo di 15mila euro per i Comuni più piccoli fino a 200mila euro per Napoli. E’ prevista una maggiorazione del 25% del contributo ammssibile per i Comuni ricadenti nella zona individuata a rischio vulcanico dal Dipartimento nazionale di Protezione civile: Vesuvio e Campi Flegrei. Inoltre sono previste maggiorazioni dal 10% al 20% ai Comuni limitrofi che sviluppino piani di protezione civile congiunti. I Comuni che già dispongono di piani aggiornati potranno utilizzare i fondi per azioni di diffusione delle informazioni e altre attività collegate al piano. Le Province avranno complessivamente a disposizione un milione di euro per sviluppare i piani provinciali e le azioni collegate. Il Piano di Emergenza comunale deve contenere: indicazioni di coordinamento e indirizzo; procedure semplici; flessibilità operativa nell’ambito delle funzioni di supporto. I Piani dovranno tenere conto frl rischio idrogeologico, compreso quello delle mareggiate, rischio sismico, vulcanico, incendi boschivi, rischio chimico-industriale.