“Sorprendere il mondo” è una sfida che la nostra società ancora oggi pone ai consacrati e alle consacrate, chiamati sempre, per sempre, a camminare con la Chiesa e nella Chiesa, nella storia.
Con queste parole l’Arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, si è rivolto ai membri degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica dell’Arcidiocesi di Napoli.
Quest’anno la Giornata della Vita Consacrata, giunta alla 26esima edizione, è celebrata nella Cattedrale di Napoli nel contesto del cammino sinodale intrapreso lo scorso 18 ottobre.
La riunione pre-sinodale della vita consacrata, presieduta dall’Arcivescovo Battaglia, è stata aperta dalla relazione introduttiva di Monsignor Gennaro Matino, Pro-vicario generale e seguita dalla relazione di Padre Salvatore Farì, Vicario Esposcopale per la vita consacrata sul tema “Gratitudine, passione, speranza”.
L’esortazione Apostolica “Vita Consacrata” – è stato ricordato – al numero 20 dice che il primo compito della vita consacrata è di rendere visibili le meraviglie che Dio opera nella fragile umanità delle persone chiamate. Più che con le parole, esse testimoniano tali meraviglie con il linguaggio eloquente di un’esistenza trasfigurata, capace di sorprende il mondo.
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