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La mostra fotografica Sing Sing. Il corpo di Pompei e il racconto dei depositi del MANN

Il pane carbonizzato dal Vesuvio, gli ex voto, i calici e le brocche dei cittadini di Pompei, il cervo che adornava la casa di un notabile romano.

Dai reperti alla vita, duemila anni fa come oggi: la mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei” in programmazione al MANN dal 21 gennaio al 30 giugno 2022 è un progetto fotografico che Luigi Spina dedica agli ormai mitici depositi nei sottotetti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Serbatoio immenso per mostre internazionali, Sing Sing, così ribattezzato il deposito dei reperti del MANN è l’unico carcere dal quale è facile evadere e andare in giro per il mondo, diventerà presto una ‘sezione’ del Museo, senza perdere il fascino di luogo magico amato dagli studiosi. Stamane la presentazione nella sala Villa Dei Papiri con il direttore Paolo Giulierini.

Un lavoro durato 13 anni che ha riportato a vita nuova tanti oggetti a volte dimenticati, ma oggi patrimonmio collettivo.

Il fotografo Luigi Spina racconta sensazioni e aneddoti della sua esperienza lavorativa.

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