Troppe polmoniti e bronchiti. Superata l’onda del Covid, che secondo recenti dati ha un’incidenza molto bassa, resistono le patologie respiratorie. Lo denuncia, a margine dell’inaugurazione del 26esimo meeting in corso di svolgimento all’hotel Ramada, il professor Gennaro D’Amato. ex primario del Cardarelli, promotore della pagina Respiro Italia, D’Amato ha dedicato la sua vita allo studio e alle cure di patologie come l’asma bronchiale.
STRATEGIE TERAPEUTICHE
Il tema della due giorni, organizzata e coordinata da Mariella D’Amato, è “Il paziente respiratorio: dalla clinica alle strategie terapeutiche”. Nella relazione di apertura, D’amato ha evidenziato quanto il clima e l’inquinamento ambientale incidano. E anche la tragica situazione che stanno vivendo le popolazioni in zona di guerra. Le terribili ricadute sulla salute, addirittura con un aumento esponenziale delle tubercolosi.
BOOM DI POLMONITI
“Non vedevo tante polmoniti dal 2010 – spiega D’Amato -. All’epoca il Cardarelli era pieno, eravamo stati investiti dalla “suina”. Io consiglio ai soggetti che hanno tosse e febbre di farsi vistare e stare attenti, perché è opportuna una cura corretta. Quando la febbre continua allora usare gli antibiotici, prima è inutile. Anche perché contro i virus gli antibiotici non sono efficaci. E’ opportuno essere prudenti, usare terapia antinfiammatoria, evitare di raffreddarsi e i contatti con persone presumibilmente infette”.
NOVITA’ NELLA CURA DELL’ASMA
“Nell’asma ci sono terapie biologiche che aiutano moltissimo i pazienti – aggiunge D’Amato. Ma bisogna diagnosticarle per bene. Soprattutto nei soggetti che sono costretti a utilizzare moli cortisonici, quelli possono essere aiutati in altro modo. Ne parlano i maggiori esperti nazionali proprio durante questo congresso”.