venerdì, Novembre 15, 2024
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L’arcivescovo di Napoli Battaglia incontra delegazione di mercatali

Delusi da istituzioni e politica, si sono rivolti all’arcivescovo don Mimmo Battaglia i lavoratori dei mercati napoletani e delle fiere.

Questa mattina, una delegazione della categoria, già da settimane sul piede di guerra a causa delle restrizioni previste in zona rossa, si è recata in Duomo per chiedere un incontro con la nuova guida pastorale della città.

Consapevoli che soltanto il Governo e la Regione potranno decidere del loro futuro, tra i mercatali c’è chi è convinto che protestare in piazza non serva più e lancia un appello ai colleghi di tutti i mercati italiani.

I mercatali hanno dovuto interrompere le loro attività dal 7 marzo e versano in condizioni economiche critiche, dopo mesi di sofferenza legata alla chiusura delle loro attività per le restrizioni del Covid. Attualmente, si trovano in grande difficoltà, essendo insufficienti i ristori previsti dal Governo, che sono stati quasi tutti reimpiegati per pagare le tasse. I lavoratori, inoltre, lamentano una mancanza di risposte dalle Istituzioni regionali. In particolare, nonostante non riescano a produrre reddito per il fermo delle attività, sono costretti a pagare le tasse nelle scadenze prestabilite.

L’Arcivescovo ha manifestato la sua vicinanza a questi lavoratori e si è impegnato a portare avanti le loro istanze presso le Autorità competenti. La sofferenza di circa ventiduemila lavoratori e delle loro famiglie non lascia indifferente la Chiesa di Napoli, che chiede l’ascolto e l’attenzione necessaria per andare incontro alle difficoltà scaturite da questa grande crisi economica, ma nello stesso tempo invita il Governo a considerare una sospensione dei pagamenti dei tributi dovuti in questo periodo fino a quando non potranno riprendere le attività economiche. Si richiede che la Regione, in accordo con l’ANCI, possa istituire un tavolo tecnico per la sospensione della TARI, di competenza dei Comuni. Don Mimmo chiede anche la possibilità di prevedere l’apertura delle attività mercatali, nel rispetto delle norme e delle diposizioni sanitarie, così come sono aperte altre attività. L’arcivescovo sa che è un tempo difficile per tutti, e lo è anche per chi deve prendere decisioni sofferte. Tuttavia, auspica che la voce di quanti stanno soffrendo, per via delle restrizioni, possa essere ascoltata.

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