La procura di Salerno ha messo nel mirino il gioco d’azzardo on line, sgominando un’organizzazione che era riuscita a creare un sistema di totem per il gioco nei locali commerciali di tutta Italia, parallelo a quello ufficiale e i cui proventi finivano nelle casse del clan dei Casalesi invece che in quelle dello Stato. Tre gli arresti, considerati i capi e i promotori dell’organizzazione, 14 le persone indagate. I reati contestati, aggravati dalle finalità mafiose visto i destinatari dei guadagni, sono esercizio abusivo del gioco online e della raccolta di scommesse, emissione di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio, autoriciclaggio e trasferimento fraudolento di valori. A capo dell’organizzazione, Domenicoa Chiavazzo, considerato sodale del clan camorristico del Casertano. Sequestrati beni per un ammontare di 4mln di euro. A fornire ulteriori dettagli, il procuratore reggente di Salerno, Rocco Alfano durante un incontro con la stampa
Le mani dei Casalesi sul gioco d’azzardo, 3 arresti
La procura di Salerno ha messo nel mirino il gioco d’azzardo on line, sgominando un’organizzazione che era riuscita a creare un sistema di totem per il gioco nei locali commerciali di tutta Italia, parallelo a quello ufficiale e i cui proventi finivano nelle casse del clan dei Casalesi invece che in quelle dello Stato.
