Le notti alcooliche e violente dei giovani napoletani: spuntano lame a ogni controllo.
I controlli notturni alla vigilia di questo fine settimana, da parte dei Carabineri, confermano ciò che è noto da tempo. In alcune zone della città ci sono gruppi di giovanissimi dediti all’alcool, al consumo di droga e armati. A ogni controllo spuntano coltelli, nel peggiore dei casi anche pistole. Armati, affrontano la notte con l’inconsapevolezza di chi ritiene tutto un immenso gioco. O un modo per evadere dalla rutine, dalla noia, provocata da una società che li anestetizza. Napoli e la Campania hanno dati sulla dispersione scolastica altissima. Dunque manca a questi ragazzi, spesso, il riferimento della scuola. Manca chi è in grado di interessarli a qualcosa di costruttivo e concreto. Anestetizzati dall’uso dei cellulari e iperconnessi al vuoto pneumatico dei social network, cercano il brivido nell’alterazione. Vivono lo scontro fisico come un immenso videogames.
L’ALCOOL VENDUTO AI MINORENNI
Denunciato un 17enne trovato in possesso di un coltello a serramanico. Il ragazzo ha detto di aver trovato quell’arma nuova di zecca e di aver deciso di tenerla, “sa per difendermi” l’ormai consolidata affermazione detta ai militarti. I carabinieri impegnati a piazza Dante hanno sequestrato diversi scooter di giovanissimi centauri sorpresi alla guida senza casco che sfrecciavano nell’area pedonale: 11 quelli che non sono riusciti a sfuggire ai controlli in “borghese” dell’Arma. Tre sono invece le persone denunciate – il titolare e 2 dipendenti di un locale – che sono stati sorpresi mentre vendevano alcolici a un gruppo di ragazzi che avevano 15, 16 e 17 anni. I minorenni erano seduti a tavolino e al centro una bottiglia di spumante contornata da calici: c’era da festeggiare un compleanno per i 15 anni appena compiuti. Durante le operazioni sono stati segnalati alla prefettura 5 assuntori di hashish marijuana, anche loro giovanissimi.
IL DRAMMA DI GIOGIO’ E FRANCESCO PIO
Questa città ha dovuto affrontare il dolore della morte di due giovanissimi. Innocenti, travolti dalla follia di coetanei privi di qualunque valore morale. Francesco Pio Maimone, 18enne ucciso il 20 marzo a Mergellina, colpito da una pallottola esplosa nella folla. Nei giorni scorsi sono stati arrestati i complici, un gruppo composto da minorenni e familiari. Uno spaccato aberrante che conferma la mancanza totale di senso dell’umanità. O ancora la terribile morte di Giovanbattista Gigò Cutolo, ucciso per aver difeso un amico in una rissa. Il giovane musicista amato da tutti e divenuto simbolo per una città che vuole ribellarsi alla violenza cieca di giovanissimi senza scrupoli e valori.