L’infermiera vittima di una brutale aggressione al Pronto Soccorso dell’ospedale di Castellammare di Stabia ora ha paura. Strattonata, trascinata per i capelli, sbattuta a terra e, infine, colpita con un violentissimo pugno al viso. Ha il volto tumefatto e dice “Ho paura, sono un mostro. Dovrebbero difenderci i Carabinieri, tornare ora in servizio è pericoloso”. Anna Procida, 30 anni, ha subito l’aggressione per aver invitato i parenti di un paziente assistito nella sala dei codici gialli-rossi ad allontanarsi e spostarsi nella sala d’attesa per consentire ai medici di lavorare. Le conseguenze sono state la frattura dell’incisivo superiore destro mediale, l’infrazione delle ossa nasali, una ferita lacero contusa al labbro superiore, suturata con un punto riassorbibile, una vistosa tumefazione al lato destro del volto, una lombalgia post traumatica e un severo stato di agitazione psicomotoria. La prognosi è di 25 giorni salvo complicazioni. Sono al momento al vaglio degli inquirenti le immagini del sistema di videosorveglianza per risalire agli autori dell’aggressione.
“STANCHI DELLE VIOLENZE”
“Siamo stanchi delle violenze – dice il direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud, Giuseppe Russo – chiediamo l’immediata attivazione del drappello di polizia all’interno del presidio. Arrivati a questo punto la militarizzazione degli ospedali è l’unica strada percorribile. Ogni giorno gli operatori sanitari raggiungo il posto di lavoro per curare e non certo per rischiare la vita. Naturalmente, nel percorso giudiziario che seguirà questo atto di violenza, come azienda ci costituiremo parte civile”.
AGGREDITA GUARDIA GIURATA IN PRONTO SOCCORSO
Una guardia giurata è stata aggredita al Pronto Soccorso. Lo rende noto la pagina social Nessuno Tocchi Ippocrate, è avvenuto la notte scorsa a Villa dei Fiori ad Acerra (Napoli). “Da quanto ci viene raccontato una intera famiglia di Casalnuovo ha forzato la porta del pronto soccorso per accedere ai locali aggredendo verbalmente i sanitari e fisicamente la guardia giurata che ha avuto la peggio – si legge nel post – Alla base di tale gesto sembrerebbe che i parenti di una paziente, giunta in pronto soccorso per dolore toracico, volessero sapere a tutti i costi l’esito dell’elettrocardiogramma. La guardia giurata si è refertata ed ha interrotto il servizio. E’ intervenuta la polizia di Acerra”.