209 accessi nella giornata del primo Gennaio. 16 codici rossi, 50 gialli e due deceduti. Sono i numeri che attestano le difficoltà di accoglienza del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli di Napoli nei giorni a ridosso del Capodanno. A prescindere dalle persone ferite a causa dell’uso improprio di botti illegali, è l’influenza la causa dell’ingolfamento del pronto soccorso dell’ospedale più grande del Mezzogiorno. Peggio dell’attuale variante del covid per quanto riguarda gli effetti sulle persone. Le persone anziane quelle maggiormente a rischio.
I NUMERI
In base a quanto dichiarato all’agenzia Ansa dall’ufficio stampa del nosocomio napoletano, “Ieri, 1 gennaio, nel conto partito dalla mezzanotte del 31 dicembre, sono arrivate 209 persone al pronto soccorso, di cui 16 codici rossi e 50 gialli, oltre a 2 codici neri, cioé persone decedute. Nel pronto soccorso è stata potenziata la presenza di medici ortopedici ed esperti in problemi cardiaci, per occuparsi di eventuali infortuni durante i festeggiamenti e anche di persone anziane o cardiopatici in sofferenza per la forte influenza e l’aumento del covid, ma anche per infartuati arrivati nella notte di Capodanno. Gli accessi per i botti sono stati pochi, ma sono stati ricoverate due persone accoltellati e tre raggiunte da spari.
PROBLEMI ANCHE NEI PS DELLE ALTRE GRANDI CITTA’ ITALIANE
“Ospedali sotto assedio ed aumentano in modo preoccupante i tempi di attesa dei pazienti che necessitano di un ricovero – ha detto sempre all’Ansa Fabio De Iaco, presidente della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu