”Lo smart working è ormai diventato la modalità di lavoro del futuro e la pandemia, evento fino a due anni fa inimmaginabile, ha messo in evidenza le esigenze nuove del mondo del lavoro pubblico e privato”.
Così Michele Cutolo, vicepresidente nazionale del Movimento cristiano lavoratori, ha spiegato a Napoli in un incontro nel Circolo Canottieri le motivazioni alla base del libro ‘Smart working, da esigenza emergenziale a vettore della work life balance’, edito da Guida Editore.
Il testo racconta e delinea le iniziali difficoltà dei lavoratori ad adattarsi al nuovo modo di lavorare basato sul raggiungimento degli obiettivi e meno sulla prestazione fondata sulle ore lavorative ma sottolinea anche come lo smart working, inizialmente percepito come strumento emergenziale, abbia acquisito un’importante funzione equilibratrice tra vita privata e lavorativa.
Alla presentazione sono intervenuti tra gli altri il presidente della Bcc di Napoli Amedeo Manzo e il segretario generale della Uil Campania Giovanni Sgambati.