giovedì, Novembre 21, 2024
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“Lo sport come uno strumento sociale”, l’appello di Oliva a non trascurare le politiche per lo sport

«Lo sport deve essere visto soprattutto come uno strumento sociale. Una scuola di vita, dalla quale apprendiamo quei valori importanti come il rispetto delle regole, lo spirito di gruppo, il senso di appartenenza, la solidarietà, la tolleranza e, non da ultimo, il rispetto dell’avversario. Insegnamenti che, tradotti in senso civico, non sono altro che il rispetto dell’ambiente, delle leggi e della persona. Se un ragazzo riesce a vivere coi valori che lo sport gli ha trasmesso, sicuramente sarà un cittadino migliore». Questa la riflessione che Patrizio Oliva, pugile, campione mondiale WBA nei superleggeri e socio fondatore della società sportiva “Milleculure”, consegna all’attuale Esecutivo, insieme con l’appello di non trascurare le politiche a sostegno dello sport.

Il campione è intervenuto nell’ambito della “Diretta Energetica”, il format in onda su Facebook ogni venerdì alle 18.00, nello spazio della community della campagna social “Rotary Action for Depression”, ideata dallo psichiatra e presidente Rotary Club Napoli Castel dell’Ovo, Vincenzo Barretta, per sensibilizzare sui temi della depressione e della salute mentale (https://www.facebook.com/groups/actionfordepression).

«Abbiamo richiamato i dati di uno studio promosso dell’Istituto norvegese di sanità pubblica, dell’Università di Bergen (Norvegia), dal Nordland Hospital Trust (Norvegia) e dall’Arctic University of Norway, insieme con il King’s College di Londra e la University of New South Wales di Sydney» spiega il dottor Vincenzo Barretta.

«Per oltre 11 anni sono stati monitorati i livelli di esercizio fisico e i sintomi di depressione e d’ansia di 33.908 adulti norvegesi. Ne è risultato che fare esercizio fisico per un’ora o più alla settimana può prevenire fino al 12% dei futuri casi di depressione» aggiunge, Barretta.

«Con trenta minuti al giorno di esercizio fisico – conclude Vincenzo Barretta – il nostro cervello produce il BDNF, un fattore di crescita neuronale. C’è anche un aumento dei neurotrasmettitori come dopamina, noradrenalina, serotonina, responsabili del tono dell’umore. Lo sport determina addirittura un aumento del volume dell’ippocampo, la zona del cervello legata alla memoria: sono favorite le prestazioni cognitive. Penso al benessere per le persone della terza età, e a tutte quelle persone che accusano disturbi di memoria, concentrazione e attenzione».

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