Madonna del Carmine, folla di napoletani per indulgenza plenaria
Con il celebre incendio del campanile, tradizionale liturgia laica napoletana, la Festa della Madonna del Carmine è tornata a radunare i fedeli nella piazza della storica basilica anche per la solenne liturgia concelebrata dal vescovo di Napoli don Mimmo Battaglia.
Il culto della Madonna Bruna, iniziato in città con la costruzione della Basilica nel tredicesimo secolo, e che secondo la tradizione nacque intorno al quadro della madre del Cristo portato da alcuni monaci che fuggirono alle persecuzioni saracene dal biblico monte Carmelo e che a tutt’oggi custodiscono la basilica napoletana e attorno ai quali in tutto il mondo si radunano i devoti che hanno deciso di consacrarsi a Maria mediante la vestizione dell’abitino, segno distintivo di coloro che, vivendo il Vangelo, potranno giungere alla vita eterna.
L’ARCIVESCOVO BATTAGLIA HA RECITATO L’AFFIDAMENTO DI NAPOLI ALLA VERGINE
Per la celebrazione della festa di Maria, al termine della messa, l’Arcivescovo Battaglia ha recitato l’atto di affidamento della città di Napoli alla Vergine. Dal mezzogiorno del 15 luglio alla sera del 16 luglio, presso il Santuario, era infatti possibile accogliere il dono dell’Indulgenza plenaria cosi come richiesto da Papa Francesco.