venerdì, Novembre 15, 2024
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Mafia, parla il magistrato Di Matteo: “Non si può dire che stagione stragi è finita”

Il magistrato tra i massimi esperti di Cosa Nostra avverte: “Non sottovalutare l’infiltrazione nell’economia e imprenditoria”.

Mafia, parla il magistrato Di Matteo: “Non si può dire che stagione stragi è finita”

“Chi conosce la storia della mafia sa che non si possono trarre conclusioni affrettate. Non si può affermare con certezza che la stagione delle stragi sia finita”.

Spegne gli entusiasmi della cattura del superboss e rilancia: “Non si può essere certi che questa sia la fine di una Cosa Nostra violenta nei confronti dello Stato e delle istituzioni”.

COSA NOSTRA E’ IN GRADO DI CAMBIARE SUBITO LE STRATEGIE

Parla il magistrato Nino Di Matteo, consigliere togato del Csm e tra i magistrati più esperti e impegnati nella lotta a Cosa Nostra, ai microfoni di Rtl 102.5 intervistato da Massimo Giletti e Luigi Santarelli.

“Cosa Nostra è stata in grado di cambiare le proprie strategie in base alle contingenze politiche e sociali del paese. In questi giorni – aggiunge Di Matteo –  alcuni toni trionfalistici stanno diventando pericolosi.

La storia ci insegna che la mafia adotta strategie diverse a seconda degli eventi e delle contingenze.

SU MESSINA DENARO: AVEVA ACCETTATO LA POSSIBILITA’ DI ESSERE ARRESTATO?

Vedremo cosa succederà in futuro, l’arresto potrebbe destabilizzare l’assetto attuale delle mafie italiane e di Cosa Nostra, ma non si può sottovalutare la loro forza e capacità di infiltrazione in economia, imprenditoria e finanza”.

Il magistrato si sofferma sull’importanza dell’arresto di Matteo Messina Denaro che pone fine ad una latitanza durata trent’anni: “È importante comprendere se, nel periodo immediatamente precedente alla sua cattura, Matteo Messina Denaro avesse abbandonato le precauzioni di sicurezza.

Forse perché si sentiva al sicuro dalla possibilità di essere arrestato o se, al contrario, avesse accettato la possibilità di essere rintracciato e catturato”.

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