Magliette e gadget del Napoli, affari d’oro per gli abusivi
Si attende solo la matematica, poi finalmente quel tricolore con all’interno il numero 3 sarà sdoganato e messo in vendita.
In città c’è attesa per vedere dopo più di 30 anni la maglietta azzurra con su cucito lo scudetto.
Negli store ufficiali da inizio stagione va forte la vendita di prodotti brandizatti.
Kvara e Osimhen manco a dirlo le maglie più gettonate così come quella di Kim grazie anche alla presenza in città di tantissimi turisti coreani. Resta intramontabile la maglia di Maradona ponte tra il passato e il futuro del Napoli e icona calcistica per eccellenza.
IL MERCATO PARALLELO
Ma se da un lato i commercianti sorridono con le maglie azzurre praticamente esaurite da Natale e la vendita top delle limited edition, dall’alto c’è il rischio che quando lo scudetto sarà ufficializzato anche dalla matematica, le vendite possano non decollare mai. Il motivo, la vendita già da settimane sulle bancarelle di gadget, maglie, bandiere e sciarpe parallele perfettamente conformi all’originale e ovviamente a prezzi nettamente inferiori rispetto alle originali. Un mercato florido e in espansione se si pensa che a via Chiaia, di fronte lo store ufficiale del Napoli, c’è chi vende da mesi maglie replica o tarocche.
I commercianti regolarmente autorizzati dalla SSC Napoli chiedono a De Laurentiis, alla GDF e in generale alle forze dell’ordine maggiori controlli soprattutto prima e dopo le partite allo stadio Maradona.