Marcia per la pace, in 4000 sfilano con il vescovo Battaglia
“Abbiamo voluto gridare e abbiamo voluto testimoniare il nostro no alla guerra, ad ogni guerra e il nostro sì, chiaro, deciso, limpido, unico ai diritti e alla pace. E per annunciare il bisogno di pace abbiamo scelto la strada, non i pulpiti, non i palchi, non le tribune, ma la strada: sulla strada e strada facendo”: Così don Mimmo Battaglia, Arcivescovo di Napoli, durante il suo intervento dal pulpito del Duomo dopo la fiaccolata silenziosa per chiedere la fine dei conflitti e l’inizio delle trattative diplomatiche.
In circa 4000 esponenti delle comunità laiche e religiose cittadine si sono incontrati davanti al teatro Trianon, in piazza Calenda, dove, dopo un breve concerto live, è partita la marcia per la pace che è sfilata per i vicoli di Forcella, fino ad arrivare alla Cattedrale.
Che sia la guerra in Ucraina, che sia quella in Palestina o qualsiasi altra ostilità in corso, Napoli, città della pace Unesco, chiede il cessate il fuoco, come ha spiegato l’attrice e cantante Marisa Laurito: “Sono già 18mila le vittime, 5000 bambini. Quotidianamente viene violata la carta internazionale dei diritti dell’uomo. Non possiamo rimanere indifferenti”.
L’iniziativa è stata patrocinata sia dal Comune che da palazzo Santa Lucia.
Tra i rappresentanti delle istituzioni anche il sindaco Gaetano Manfredi e l’assessore alla sicurezza della Regione Campania Mario Morcone: “Va contrastata la deriva autoritaria di molti governi, tra cui pure il nostro, sebbene fortunatamente certe tendenze in Europa le abbiamo superate”.