“Confermo – dice il sindaco di Benevento – di aver sporto oggi querela contro Carlo Calenda. L’associazione del mio nome alla cultura della mafia è accusa infamante ed inaccettabile. Confido nella giustizia e spero che tale ignobile e spregiudicata condotta diffamatoria venga punita adeguatamente”. “Rinnovo la richiesta, inoltre – conclude Mastella – affinché Calenda rinunci per questa vicenda all’immunità parlamentare”.
A quanto pare, non è servita la precisazione del leader di Azione, quando ha utilizzato l’espressione “cultura di mafia” per definire la scelta di Emma Bonino di entrare nella lista Italia Viva e Più Europa per le elezioni europee con Mastella, Cesaro e l’ex governatore della Sicilia, Totò Cuffaro.