venerdì, Novembre 22, 2024
HomeCronacaMattarella a Caserta, l'omaggio a Vanvitelli nel 250esimo anniversario della nascita

Mattarella a Caserta, l’omaggio a Vanvitelli nel 250esimo anniversario della nascita

Inaugurazione delle sale espositive della Gran Galleria della Reggia

CASERTA – Il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, ha lasciato la Reggia di Caserta poco dopo le 12.30. ll Capo dello Stato ha preso parte alla cerimonia per il 250esimo anniversario della nascita dell’architetto Vanvitelli. Nel 1973, in occasione del 200esimo anniversario della nascita di Vanvitelli la Reggia fu visitata dall’allora presidente della Repubblica, Giovanni Leone. Ad accogliere Mattarella c’erano il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca ed il sindaco di Caserta, Carlo Marino. Nella giornata di oggi sempre alla presenza del Capo dello Stato verranno inaugurate le sale della Gran Galleria.

L’INCONTRO DI MATTARELLA CON I BAMBINI

Il presidente Mattarella è arrivato alle 11.30 a Caserta. E durata poco meno di dieci minuti la sua visita alla Chiesa di San Francesco di Paola, dove ha reso omaggio alle spoglie mortali dell’architetto Luigi Vanvitelli. Il Capo dello Stato ha ammirato le due lapidi commemorative del Vanvitelli poste subito dopo l’ingresso del luogo di culto sul lato sinistro, poi è sceso nella cripta dove ha visto l’atto di sepoltura contenuto nel liber mortuorum e ha apposto la sua firma sul libro d’onore. All’uscita Mattarella è andato a salutare i bimbi dell’istituto comprensivo che hanno intonato l’inno nazionale.

L’INCONTRO DI MATTARELLA CON I MIGRANTI

Una cinquantina tra migranti – in particolare bengalesi, senegalesi e ghanesi e altri di origine africana – con gli attivisti del Centro sociale ex Canapificio, hanno accolto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al suo arrivo a Caserta, poco dopo le 11, all’esterno della stazione ferroviaria. Mancava tra gli attivisti del Centro sociale Mamadou Kouassi Pli Adama, l’ivoriano alla cui storia si è ispirato il regista Matteo Garrone per il film “Io Capitano” candidato all’Oscar; Mamadou era assente ‘giustificato’: è negli Usa proprio in vista della notte degli Oscar, al suo posto fuori alla stazione c’era la moglie. Con striscioni sul fenomeno migratorio, come quello con la scritta “l’immigrazione non si cancella con i muri”, il gruppo ha quindi applaudito il Capo dello Stato, che ha risposto al saluto; un migrante ghanese ha poi consegnato ad un funzionario della Digos di Caserta, che a sua volta l’ha dato al capo della sicurezza del presidente della Repubblica, un bastone da poco portato dal Ghana, che “simboleggia la saggezza dell’autorità che lavora per l’unità del popolo”, quindi una lettera in cui si chiede un incontro al Presidente per parlargli della mancanza di spazi sociali a Caserta e un bigliettino di un bimbo con un disegnino.

 

Skip to content