Mercatino via Bologna, manifestazione contro il trasferimento
Pagano l’occupazione di suolo pubblico ogni anno, non sono mai stati coinvolti in nessun tipo di attività illegale e rimuovono in autonomia i rifiuti prodotti in una giornata di lavoro. Eppure, la IV Municipalità vorrebbe trasferirli in un altro quartiere. Ecco perché questa mattina i venditori ambulanti del mercatino interetnico di via Bologna a Napoli hanno organizzato un corteo di protesta che, dalla zona della ferrovia, si è spostato davanti all’ingresso del comune. Tra i portavoce della protesta, Pierre Preira, presidente della comunità senegalese
L’IMPEGNO DELL’ASSOCIAZIONE 3 FEBBRAIO
Tra i motivi della chiusura, secondo la Municipalità, le denunce dei cittadini sul degrado in cui versa la zona e sul tasso di criminalità. Ma la motivazione addotta dalla Municipalità non sembra trovare riscontro nelle denunce alle forze dell’ordine e nei bilanci delle attività di controllo. Al fianco dei manifestanti, l’associazione 3 febbraio rappresentata da Pierluigi Umbriano.
UN CORTEO MULTIETNICO
Gli ambulanti sono per lo più africani, la chiusura del mercatino però non danneggia solo loro. Tra i manifestanti infatti anche un napoletano, che aveva già vissuto qualche anno fa una situazione analoga