venerdì, Novembre 15, 2024
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Messina Denaro, conosce in carcere per la prima volta la figlia ribelle

La figlia che non ha mai avuto un legame con il padre-padrino è stata una fonte di crescente inquietudine per il capomafia

Messina Denaro, conosce in carcere per la prima volta la figlia ribelle

Sono passati quasi quattro mesi dall’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, oggi detenuto nel penitenziario de L’Aquila.

Da allora, il suo stato di salute è peggiorato a causa di un cancro, mentre la sua preoccupazione più grande è stata sempre il mancato rapporto con la figlia, Lorenza, che oggi ha 26 anni. Recentemente, Lorenza ha deciso di affrontare gli infiniti corridoi del supercarcere per incontrare suo padre per la prima volta.

L’INCONTRO IN UNA STANZETTA DEL CARCERE DE L’AQUILA DIVISA CON VETRO BLINDATO

L’incontro, avvenuto in una stanzetta divisa da un grande vetro blindato, ha portato Matteo Messina Denaro di fronte a sua figlia, che non ha mai ufficialmente riconosciuto nonostante la sua recente maternità. Questo evento straordinario è una questione personale, ma c’è qualcosa di più profondo che merita di essere raccontato.

La figlia che non ha mai avuto un legame con il padre-padrino è stata una fonte di crescente inquietudine per il capomafia. Matteo Messina Denaro, membro degli ultimi Corleonesi e conoscitore di tutti i segreti della stagione delle bombe, ha spesso espresso la sua sofferenza e frustrazione nella mancata corrispondenza con la figlia.

NEL 2005 SCRIVEVA: “NON CONOSCERE I PROPRI FIGLI E’ CONTRO NATURA”

In una lettera indirizzata all’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino nel 2005, Messina Denaro scriveva: “Non ho mai visto mia figlia… come posso io sperare in una favola? Non conoscere i propri figli è contro natura”.

IL BOSS INIZIERA’ A PARLARE CON I GIUDICI DOPO L’INCONTRO CON LA FIGLIA?

Ora che l’incontro è avvenuto, sorge una domanda: potrebbe questo dialogo segnare una svolta nella vita del capomafia? Potrebbe portarlo a rompere il suo passato criminale e collaborare con il procuratore di Palermo Maurizio de Lucia ei magistrati? È improbabile che ciò accada, ma questa storia è piena di colpi di scena.

“HO DEI BENI, MA NON VI DICO DOVE SONO”

Poco dopo la sua cattura, durante un interrogatorio con il giudice Alfredo Montalto, Messina Denaro ha rilanciato una sfida: “Ho dei beni, ma non vi dico dove sono”. Ha affermato di essere stato solo un agricoltore e di conoscere Cosa Nostra solo attraverso i giornali, ma ha ammesso di aver minacciato un’imprenditrice con una lettera, sostenendo che aveva il diritto di riprendere un terreno di famiglia.

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