venerdì, Novembre 15, 2024
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Messina Denaro, trovato a Campobello di Mazara il covo del boss

Messina Denaro, trovato a Campobello di Mazara il covo del boss

Si trova nel centro abitato di Campobello di Mazara, un paesino nella provincia di Trapani, il nascondiglio del boss catturato ieri dai carabinieri del Ros a Palermo, presso la clinica la Maddalena.

Il procuratore aggiunto, Paolo Guido, ha coordinato personalmente le ricerche durante tutta la notte. Il magistrato indaga da anni sull’ex latitante di Cosa Nostra.

CAMPOBELLO DI MAZARA E’ IL PAESE ANCHE DELL’AUTISTA LUPPINO

Campobello di Mazara è il paese anche del favoreggiatore, Giovanni  Luppino, autista del boss e arrestato anche lui nella giornata di ieri mentre faceva da autista a Matteo Messina Denaro.

L’arresto di ieri arriva al termine di una lunga indagine investigativa legata partita proprio dalla patologia grave del superboss, incrociando i dati nazionali e locali sulle operazioni e sulle terapie oncologiche.

LE PRIME TRACCE DELLA LATITANZA NEL 1994 IN SPAGNA

Ma le prime tracce di Messina Denaro, dopo la latitanza a partire dal 1993, sono dell’anno successivo: in Spagna, a Barcellona, si sarebbe sottoposto ad un intervento chirurgico alla retina presso una nota clinica della capitale catalana. Presso la sua abitazione, inoltre, avrebbe installato apparecchiature per la dialisi, in modo da evitare troppi spostamenti presso centri specializzati.

Una importante conferma sulle patologie accusate dal superlatitante giunse nel novembre scorso dal pentito Salvatore Baiardo, che all’inizio degli anni ’90 gestì la latitanza dei fratelli Graviano a Milano.

In un’intervista televisiva, su La7 a Massimo Giletti il pentito rivelò che Matteo Messina Denaro era gravemente malato e che proprio per questo meditava di costituirsi.

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