Nella stessa piazza dove da pallone d’oro alzò la coppa del mondo, Fabio Cannavaro ha accesso il braciere olimpico. Lo scugnizzo napoletano è stato l’ultimo tedoforo della staffetta che partita dalla palestra di Gianni Maddaloni a Scampia si è conclusa nella piazza simbolo della città di Napoli, una delle tappe del percorso della fiaccola olimpica di Milano Cortina. Tra i 200 tedofori tanti sportivi, come Massimiliano Rosolino e Ciro Ferrara, ma anche esponenti del mondo dello spettacolo come i jackal. La pioggia, ostinata e continua per tutta la giornata, non ha spento l’entusiasmo per l’arrivo in città della fiaccola olimpica. In piazza del Plebiscito ombrelli aperti e un centinaio di persone per accogliere l’ultimo tedoforo alle prime luci della sera. La staffetta simbolica della torcia olimpica e paralimpica proseguirà nel suo attraversamento di tutto il territorio nazionale in vista dei Giochi invernali di Milano Cortina nel 2026. Il viaggio della torcia olimpica in Campania continuerà dopo Natale: alla Reggia di Caserta dopodomani, a Pomigliano d’Arco, Telese Terme e Benevento il 27 e ad Avellino il 28.
Milano Cortina, Cannavaro ultimo tedoforo della tappa napoletana
Nella stessa piazza dove da pallone d’oro alzò la coppa del mondo, Fabio Cannavaro ha accesso il braciere olimpico. Lo scugnizzo napoletano è stato l’ultimo tedoforo della staffetta che partita dalla palestra di Gianni Maddaloni a Scampia si è conclusa nella piazza simbolo della città di Napoli, una delle tappe del percorso della fiaccola olimpica di Milano Cortina
