domenica, Dicembre 22, 2024
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Minori in carcere, Ciambriello:”Abbiamo più reati e più ragazzi detenuti”

Presentato il libro “Marika” di Nino Mandalà

Minori in carcere, Ciambriello:”Abbiamo più reati e più ragazzi detenuti”

500 detenuti minorenni tra gennaio e febbraio 2024. È l’allarme lanciato dall’S.PP. il sindacato della polizia penitenziaria. I 500 minorenni vanno ad aggiungersi ai 400 detenuti in più da inizio anno nelle carceri italiane. Un allarme sociale che acuisce ancora di più soprattutto a Napoli e in Campania il fenomeno della violenza minorile considerando che secondo le statistiche il 90% di chi entra begli istituti minorili si avvia verso una “carriera criminale” passando come stadio successivo immediato al carcere normale.

L’allarme di Ciambriello

A lanciare l’allarme Samuele Ciambriello garante dei detenuti della Campania che a margine della presentazione del libro di Nino Mandalà “Marika” si poi soffermato anche sul drammatico problema dei suicidi in carcere in aumento nelle ultime settimane e che conta già 5 vittime in Campania.

“Non solo in base al nuovo decreto cosiddetto Caivano, abbiamo avuto più reati, ma abbiamo avuto anche detenuti negli istituti minori di ragazzi per piccoli reati. Quindi questo decreto ha fatto aumentare la presenza negli istituti. Negli istituti poi ci sono stati tanti formi di autolesionismo, in Campania ad Airola due tentativi di suicidio. In Italia siamo arrivati purtroppo già a 20 suicidi, in Campania 5. Chi si suicida in carcere lo fa per diverse motivazioni, variegate, complicate. Noi dobbiamo verificare qualcosa in più. Le persone che si suicidano lo fanno appena arrivate in carcere e una buona parte è quelli che stanno per uscire. Quindi abbiamo bisogno di più figure sociali.”

Presentato il libro di Mandalà

Il libro di Mandalà affronta in maniera anche autobiografica proprio i problemi e le difficoltà della vita carceraria. Anche l’autore come molti detenuti durante i lunghi mesi in cella ha pensato qualche volta al suicidio. Ha infatti spiegato: “In carcere ho rischiato di perdermi quando sono stato assalito dalla tentazione di farla finita”.  Ha poi aggiunto sempre Mandalà:”La scrittura è stata fondamentale.”

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