Ancora una truffa ai danni dello stato, ancora i furbetti del reddito di cittadinanza al centro di un’idagine della GDF.
I militari hanno scoperto un complesso sistema per trasformare il reddito in denaro liquido, attraverso finte compravendite di carne che avvenivano tramite la disponibilità di tre persone che gestiscono un’azienda commerciale e una macelleria.
Tutti i soggetti sonno indiziati di truffa aggravata ai danni dello Stato ed usura, mentre le due aziende di macelleria sono state poste sotto sequestro preventivo, oltre a 92mila euro tra contanti e titoli di credito di vario tipo.
Le indagini hanno permesso di disarticolare un sistema che prevedeva di convertire i soldi del redito con un tasso d’interesse che oscillava tra il 10% ed il 20%, a seconda dei casi. In questo modo veniva aggirata la legge, che prevede come il reddito di cittadinanza possa essere utilizzato solo per beni di prima necessità (come appunto il cibo): e invece, una volta incassati i soldi in contanti, questi potevano essere utilizzati per qualunque cosa. Gli inquirenti sospettano anche che gli indagati fornissero denaro ad usura a soggetti in difficoltà economiche.