sabato, Gennaio 18, 2025
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Monti Lattari, “Giamaica italiana”: trovato il bunker della camorra

Operazione con droni e mezzi aviotrasportati dei reparti speciali incursori Calabria per stanare i nascondigli della camorra

Scovato il bunker che porta ad una delle piantagioni di cannabis più estesa nei Monti Lattari. Siamo alle pendici di questi promontori che si affacciano sulla costa sorrentina e che delimitano l’area agricola Nocerino-Sarnese. Qui Carabinieri stanno conducendo una vasta operazione denominata “Continuum Bellum”.

Queste aree impervie e boschive forniscono terreno fertile per colture che richiedono luce ed esposizione, Mentre le condizioni climatiche favorevoli facilitano la coltivazione della marijuana, la conformazione geografica offre alle organizzazioni criminali rifugi nascosti per droghe e armi quasi impossibili da rilevare e accedere.

L’OPERAZIONE CONTINUUM BELLUM

In risposta a questo vantaggio ambientale, i militari della compagnia di Castellammare di Stabia stanno effettuando continui monitoraggi lungo questi pendii. A supporto dei Carabinieri locali ci sono la squadriglia aviotrasportata “Calabria” e l’occhio elettronico dei droni a pilotaggio remoto. Questa funzionale operazione di scansione terra-aria ha avuto un impatto significativo.

Siamo nella comunità montana conosciuta come “Madonna della Libera”. A prima vista poteva sembrare un rudere abbandonato. Sassi abbandonati nel verde, lentamente consumati dal tempo. Tuttavia, quello che i Carabinieri hanno scoperto è un vero e proprio bunker.

IL BUNKER E’ DOTATO DI ENERGIA ELETTRICA E SISTEMI DI VENTILAZIONE

Questo nascondiglio, secondo le indagini dei carabinieri, è stato progettato dalla criminalità organizzata locale come struttura per la coltivazione della cannabis. Il bunker è stato dotato di elettricità attraverso un collegamento illegale alla rete elettrica principale. All’interno vi erano lampade, alimentatori, sistemi di ventilazione, oltre a vasi riempiti di terra e materiali vari per la coltivazione. Era un “progetto di costruzione” quasi perfetto, se non fosse per il costante monitoraggio dei carabinieri della compagnia di Stabia e la loro attenzione ai “soggetti investigativi”.

I Carabinieri hanno rinvenuto 207 piante di cannabis indica con un’altezza media di un metro e mezzo. Le piante sono state campionate e distrutte in loco.

ARRESTATO UN ESPONENTE DEL CLAN AFELTRA-DI MARTINO

Per il secondo giorno consecutivo i carabinieri hanno effettuato un arresto e sequestrato droga. Sebastiano Esposito, 33enne di Gragnano, già noto alle autorità e ritenuto affiliato al clan Afeltra-Di Martino, è stato arrestato per detenzione illegale di armi e traffico di sostanze stupefacenti.

Durante la perquisizione della sua abitazione, la polizia militare ha rinvenuto e sequestrato una pistola lanciarazzi calibro 22, con tanto di caricatore per capsule di accensione, poco più di 31 grammi di marijuana, una bilancia e vari materiali per il confezionamento della droga. L’arma, tipicamente utilizzata per lanciare segnali di soccorso, sarà sottoposta a esami balistici.

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