Morte Papa Francesco: lettera- preghiera del cardinale Don Mimmo Battaglia
E’ stato l’ultimo cardinale creato da Papa Francesco, grazie a una casualità: la rinuncia di un prelato asiatico provocò il ripescaggio e dunque l’apposizione della porpora cardinalizia sul capo dell’attuale Arcivescovo i Napoli, don Mimmo Battaglia. Era il 7 dicembre dello scorso anno. Battaglia è anche uno dei più giovani che siede nel Collegio cardinalizio tra i cardinali elettori e dovrà votare, durante il conclave, per l’elezione del prossimo Papa.
Nelle scorse settimana, l’arcivescovo metropolita, aveva celebrato messa in piazza San Pietro, per il giubileo di Napoli, ed aveva letto un messaggio del Santo Padre, ancora ricoverato in ospedale, rivolto alla comunità partenopea. Ieri, appresa la notizia della morte, il cardinale Battaglia ha scritto un testo nel quale ha ricordato e ringraziato Papa Francesco.
E nella mattina di Pasqua, prima della messa, Battaglia aveva detto queste parole, che oggi risuonano profetiche, all’indomani della scomparsa del Santo Padre. (Intervista nel video allegato).
Nella lettera-preghiera che il cardinale Battaglia ha rivolto al Papa, si legge anche: “E noi, da Napoli, ti diciamo un grazie speciale. Perché ci hai voluto bene. Perché sei venuto a visitarci come un come un padre e un amico, dando vigore alla speranza della nostra gente e alla fede della nostra Chiesa. Perché hai benedetto le nostre strade, hai accarezzato le nostre ferite, hai indicato sentieri di giustizia e solidarietà, di prossimità e fraternità per tutte le terre del Mediterraneo! Ora che sei nella casa del Padre – mentre ci manca già il tuo sorriso disarmato e la tua voce paterna e affettuosa – ti affidiamo al Risorto, che tu hai amato e servito con ogni fibra dell’anima. E ti chiediamo, con quella confidenza che solo l’amore conosce: restaci vicino ancora. Benedici il cammino della Chiesa universale, benedici la nostra Chiesa di Napoli, prega per noi, per i tuoi poveri, per i cercatori di senso e di significato, per chi non smette di credere che la forza del Vangelo può cambiare il mondo e che la pace può ancora fiorire!”.