David Lynch, regista visionario, autore di capolavori come Velluto Blu, Mulholland Drive e Twin Peaks è morto. Aveva 78 anni e il decesso sarebbe avvenuto a causa delle complicanze dell’enfisema polmonare di cui era affetto, dopo che era stato costretto a lasciare la sua casa di Losa Angeles a causa degli incendi divampati nelle ultime settimane. Lynch era un fumatore incallito e non aveva mai accennato a dividersi dalla sua amata sigaretta. Regista, sceneggiatore, produttore, musicista e artista visivo, Lynch era nato a Missoula, nel Montana. Sposato quattro volte, negli anni ’80 aveva avuto con Isabella Rossellini una relazione sentimentale con risvolti professionali: lei aveva recitato in uno dei film più celebri di David, il thriller psicologico Velluto Blu del 1986.
DAVID LYNCH E NAPOLI
C’è il videoclip di una canzone in cui si fondono il genio di Lynch e la città di Napoli. Si tratta di All the Things, singolo di Chrysta Bell, firmato insieme proprio al regista, e a Dean Harley. Le immagini, rielaborate in puro stile lynchiano, sono firmate da Nicolangelo Gerolmini, napoletano allievo del regista americano, e sono girate nel Chiostro di Santa Caterina a Formiello. Chiostro cinquecentesco simbolo del rinascimento napoletano, che rientra nel progetto della Fondazione Tramontano Arte, intitolato Made in Cloister.
CHI ERA DAVID LYNCH
Sceneggiatore, produttore e artista visivo americano, noto per il suo stile unico e surreale che ha ridefinito il cinema contemporaneo. Lynch ha costruito una carriera che spazia dal grande schermo alla televisione, passando per la musica e le arti visive. La sua filmografia è caratterizzata da narrazioni oniriche, atmosfere inquietanti e una capacità di mescolare il quotidiano con l’assurdo. Il suo stile visivo distintivo si riflette nell’uso di luci contrastanti, suoni disturbanti e un’attenzione maniacale ai dettagli. Nonostante la sua fama nel mondo del cinema, Lynch ha sempre considerato la pittura e la musica come parti fondamentali della sua espressione artistica. Premiato con la Palma d’Oro a Cannes per “Wild at Heart” (1990) e un Oscar alla carriera nel 2019, Lynch è rimasto una figura enigmatica e influente, capace di ispirare generazioni di cineasti. La sua capacità di esplorare i lati più misteriosi della mente umana e della società moderna lo consacra come uno dei maggiori visionari della storia del cinema.